Garlando: "Ranocchia centravanti una mossa che Spalletti poteva evitare. Da riprogrammare testa e anima"
Fonte: Gazzetta dello Sport
"Finisce con lo stopper Ranocchia, ex capitano, piantato là davanti, in attacco, dove un tempo c’era il centravanti Icardi, ex capitano. E’ la fotografia più avvilente dell’Inter sconfitta da un ottimo Cagliari che ha aggredito, pressato, sofferto per 90’, da squadra vera. D’accordo la disperazione dell’arrembaggio finale per recuperare lo svantaggio, ma forse Spalletti doveva evitare la mossa da calcio aziendale per non evidenziare ancora di più quanto si sia fatta male l’Inter strappando e non riuscendo a ricucire con un cannoniere da oltre cento gol". Questo il commento di Luigi Garlando, apparso oggi sulla Gazzetta dello Sport.
"Ineccepibili certe decisioni societarie, nel rispetto delle regole e dello spogliatoio, ma il danno sportivo resta - sottolinea Garlando -. Alla 23a giornata, dopo l’ultima partita di Icardi a Parma, l’Inter aveva ancora un vantaggio di 5 punti sulla Roma quinta. A inizio 2019 il vantaggio era più grasso: 8. Questa sera Spalletti, che ieri era terzo, può ritrovarsi scavalcato dal Milan e raggiunto dalla Roma al quarto posto. Sperperato tutto il fieno in cascina. Tra due giornate San Siro ospiterà un derby che, a questo punto, assomiglierà tanto a uno spareggio. Ma diventa molto delicata anche la partita di giovedì a Francoforte: perderla male vorrebbe dire presentarsi poi davanti al Milan, passando dalla Spal, con l’autostima a pezzi e le paure a fior di pelle".
E allora? "Può ripartire, se riprogramma testa e anima. Le individualità per centrare il traguardo Champions non mancano. Sfide come quella di Europa League e del derby sembrano messe lì apposta per infiammare l’orgoglio e armare la reazione", sottolinea Garlando.
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