.

Gasperini: "L'Inter è la più seria candidata per spodestare la Juve. Ma con Spalletti, non con Conte"

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Corriere dello Sport

Lunga intervista del Corriere dello Sport a Gian Piero Gasperini. E non manca il solito riferimento alla brevissima parentesi interista.

L’Atalanta gioca per la Champions: è ufficiale. 
"Se me lo avesse chiesto tre mesi fa, avrei rispedito la questione al mittente. E mi sarei indispettito. A sette giornate dalla fine ci siamo, dobbiamo esserci". 

Dica perché ce la farà. 
"Perché non abbiamo pressioni". 

E perché non ce la farà. 
"Lottiamo contro corazzate. Ma se Milan-Lazio finisse pari, è un esempio, si rimescolerebbero ancora le carte". 

Lei è un maestro. 
"Parola grossa, etichetta opinabile. Però, l'altra sera ho visto Emery, l'Arsenal e la difesa a tre contro il Napoli. Ho pensato "mica ero pazzo, io..". Sono soddisfazioni". 

Pazzo? 
"La difesa a tre è stata di difficile digestione, sembravo un visionario. Ora è tendenza, certezza, concretezza". 
 
Gasp, il Palermo e la prima clausola anti-esonero nel 2012. 
"L'unica stagione che ho davvero bucato. Non volevo andarci perché lì avevo giocato e conoscevo la fama di Zamparini, il mangiallenatori che aveva appena licenziato Sannino. Me la concesse, ma poi mi cacciò, mi richiamò, un inferno. Quell'anno non c'ero proprio, un fantasma". 

Tatticamente? 
"No, mentalmente. Avevo perso papà e mamma, Gino e Antonietta, nel giro di 25 giorni. L'unico flop della mia vita in panchina. Ero triste, depresso".

E prima il naufragio Inter. 
"Mai, non scherzi". 

Esonerato. 
"Neanche mi accorsi di esserci stato. Qualche settimana appena, archiviamo alla voce "non pervenuto", non insista". 

Scusi. 
"Quella era un'altra Inter". 

Questa? 
"Si avvicinerà alla Juve, al punto che resta la più seria candidata per spodestarla in futuro". 

Con Conte in panchina? 
"Direi proprio di no. Ma soltanto perché sai che, con Spalletti, prima o poi raggiungi gli obiettivi. Ora che è arrivato Marotta, eviteranno sprechi. E ragioneranno bene". 

VIDEO - ALLA SCOPERTA DI... - PEDRO DE LA VEGA, LA NUOVA PROMESSA ARGENTINA 


Altre notizie