GdS - Arbitri, rigori e non solo: Thohir ha capito...
Fonte: Gazzetta dello Sport
Ma la società dov’è? Perché nessuno prende posizione sul difficile momento della squadra e sull’ennesimo torto arbitrale subìto? "Molti tifosi nerazzurri si sono posti questa domanda dopo i k.o. con Lazio e Udinese. A livello comunicativo infatti inizia a farsi sentire l’effetto del passaggio delle quote di maggioranza dai Moratti a Thohir". Coì la Gazzetta dello Sport oggi in edicola. Massimo e Angelomario Moratti, infatti, si sono defilati a livello di dichairazioni pubbliche, creando una falla evidente: manca uan voce ufficiale. "Erick Thohir ha capito che - in accordo con i Moratti - urge nominare un referente della proprietà legittimato a parlare. Sia esso il d.g. Marco Fassone, il d.t. Marco Branca, il d.s. Piero Ausilio o uno degli stessi Moratti. Ma il silenzio di questi giorni non deve far credere che la società sia assente. In generale e sul delicato fronte arbitrale. Anzi, lo stesso Fassone in questi giorni si è mosso sia con i vertici federali sia con quelli dell’Aia. Perché è evidente che c’è una grave anomalia. Nelle ultime 45 gare di campionato all’Inter sono stati assegnati solo due rigori, curiosamente tra il 5 e l’8 maggio scorso, in due gare ininfluenti essendo ormai la banda Stramaccioni allo sbando. Resta il fatto che tra il 3 novembre 2012 (Milito per il momentaneo pareggio nel 3-1 in casa della Juve) e lunedì scorso sul dischetto è andato soltanto Alvarez, che il 5 maggio ha segnato un penalty inutile nell’1-3 di Napoli e uno lo ha sbagliato tre giorni dopo nell’identico k.o contro la Lazio. Il tutto aggravato dal fatto che in questo lasso di tempo di rigori l’Inter ne avrebbe guadagnati diversi. Addirittura quattro nelle ultime quattro uscite. La spinta di Maggio su Palacio a Napoli; il fallo di Zapata sullo stesso Palacio nel derby; le trattenute di Dias su Rolando in casa della Lazio e di Domizzi su Milito giovedì a Udine. Episodio che di sicuro non ha fatto piacere a Thohir, sobbalzato davanti alla tv, e che appunto ha fatto scattare l’iniziativa di Fassone. Silenziosa, ma molto decisa", conferma la rosea.