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GdS - Coutinho, Rafinha e Vidal: quello che poteva essere (in nerazzurro) e che non è stato

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

Tanti incroci stasera al Meazza. Storie di ex e di possibili matrimoni mai celebrati. È il caso di Coutinho, arrivato all'Inter nel momento più delicato della società e poi sbocciato a Liverpool. "Tra acciacchi ripetuti ed esclusioni per scelta tecnica, Coutinho fatica a imporsi e il primo gol in nerazzurro arriva quasi a fine campionato: l’8 maggio 2011, contro la Fiorentina - ricorda la Gazzetta dello Sport -. Ma malgrado tutto il piccolo Philippe dimostra di avere dei colpi, delle fiammate da Inter, che arrivano altalenanti anche all’inizio della seconda stagione, durata però fino a Natale. Nel gennaio 2012 Coutinho fa il suo primo trasloco a Barcellona, ma per giocare nell’Espanyol. Dopo un’altra parentesi di sei mesi in nerazzurro, Cou saluta definitivamente: lo aspettano il Liverpool e Anfield, la Premier e la Kop. L’Inter incassa oltre dieci milioni di euro e forse miliardi di rimpianti. Nel club tutti sapevano che una volta diventato uomo sarebbe esploso ai massimi livelli. Il resto è storia recente, con l’Inghilterra stregata dal suo talento e la scelta del Barça di farne poi il nuovo Neymar, con un assegno da 160 milioni".

Non solo Coutinho, si diceva. Perché questa sarà la sera anche del ritorno di Rafinha e Arturo Vidal a San Siro, con il primo che lo aveva calcato da protagonista positivo e il secondo da temuto avversario. "Rafinha, sedotto e 'abbandonato', la rivincita se l’è voluta prendere all’andata, sbloccando la gara. Vidal invece recita il mea culpa: in estate ha scelto il Barça quando era a un passo da Spalletti, ma presto è finito ai margini. San Siro strapieno, forse, gli aumenterà il rimorso".

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