"È che il destino si diverte spesso a scrivere storie bellissime.
È il giorno in cui l’Inter sbatte i pugni sul tavolo del campionato, in cui diventa definitivamente altro rispetto al suo passato: oggi, come mai prima, se metti insieme le parole Inter e scudetto non pensi più a quel che è stato a maggio, ma la mente va a quel che s’è messo in testa di fare questa squadra, che dopo 16 giornate ha un punto in più di quella di
Antonio Conte. E allora eccoli, i segni del destino. Le firme di un 3-0 da scuola sono la sottolineatura più simbolica che possa esserci: gol di
Calhanoglu, ovvero l’uomo preso per sostituire Eriksen. E poi
Dzeko, con tanti saluti a quel “9” chiamato Lukaku che ha scelto Londra. Non basta? Ecco
Dumfries, il sostituto di Hakimi, trovare proprio all’Olimpico la giornata che inseguiva da agosto". È questa la sottolineatura particolare della Gazzetta dello Sport, che scova una sorta di messaggio subliminale dentro al 3-0 con il quale i campioni d'Italia hanno regolato ieri la Roma. I tre nuovi volti che soppiantano definitivamente quelli vecchi, così come ormai
Inzaghi s'è preso la panchina che fu di Conte.