GdS - Dal tiro da fuori al contropiede: l'Inter ha (almeno) 10 modi per segnare
di Mattia Zangari
I nerazzurri, poi, hanno colpito su punizione: oltre al destro di Calha, è arrivato infatti il sinistro di Dimarco con la Samp. Di testa, con l'azione manifesto che è valsa il raddoppio contro lo Shakhtar (assist di Perisic per Dzeko). In stagione si sono viste anche reti segnate con oppportunismo, come il tocchetto sotto porta di Dzeko contro la Juve dopo che Calha, col suo tiro, aveva fatto tremare la traversa. Più difficile la realizzazione di Lautaro con l'Atalanta, in acrobazia. Non manca, quindi, il contropiede, arma sfruttata soprattutto grazie alla velocità di Correa che ha tagliato a fette Udinese e Napoli.
Un gol dell'Inter è arrivato anche da schema laterale, a Verona: "Perisic ha azionato la fionda in cerca della spizzata di Dzeko sul primo palo, Lautaro col contro-movimento si è poi liberato nel cuore dell’area", scrive la rosea.
Concludono i gol in pressione alta, inserimento e calcio d'angolo: nel primo caso l'esempio è l'1-0 di D'Ambrosio a Empoli, nel secondo Brozovic (in Champions), Vidal (col Genoa) e Vecino (Bologna) hanno lasciato il segno. Dalla bandierina, infine, Con Calha e Dimarco alla battuta, ogni corner è una palla gustosa per i saltatori: la prima gioia dell’era Inzaghi, infatti, è arrivato proprio con un blitz aereo di Skriniar.
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