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GdS - È già Shaq-Inter, Popeye subito decisivo

di Redazione FcInterNews.it
Fonte: Gazzetta dello Sport

L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport dedica ampio spazio a Xherdan Shaqiri, tra i migliori in campo nel 3-3 ottenuto dall’Inter al Celtic Park. in questa stagione lo svizzero non ha fallito in nessuna competizione partendo dalle prestazioni con il Bayern Monaco: Bundesliga (l’ultimo gol all’Eintracht), qualificazioni all’Europeo con la maglia della Svizzera (doppietta alla Lituania), Champions League (uno alla Roma e ancora con il Bayern), poi in ordine Coppa Italia (alla Sampdoria), Serie A (Atalanta, su rigore) ed Europa League (Celtic) indossando... l’Inter. Un giocatore pazzesco, dal rendimento sempre in crescendo, che fa vedere la porta ai suoi e che a suo modo la sta vedendo: pochi gol, misurati, ma importanti, che lasciano una traccia indelebile. E la condizione atletica sale. S’impenna. Il gol contro gli scozzesi è sintesi di tempismo e precisione: lui c’è sul rimbalzo e infila un pertugio stretto stretto per l’1-0. 

“In questo mese in cui ha preso per mano l’Inter, Shaq ha ricevuto solo complimenti - si legge -. Ma il regalo migliore ha avuto come mittente Roberto Mancini: dopo averlo dislocato largo nel 4-2-3-1, ecco che dalla gara contro il Napoli in Coppa Italia lo ha piazzato da trequartista puro, nel centro del gioco e con vista sulla porta. Decollo immediato. Risultando, via via, il migliore praticamente sempre. Nelle sue esultanze ci sono le braccia conserte e lo sguardo soddisfatto e beffardo alla Popeye. Uno dei suoi soprannomi. I suoi spinaci sono giocare la palla: ogni trequartista vuole essere magnete. Lo erano giustamente anche gli ultimi talentuosi interisti. Xherdan paragonato a Veron, Stankovic e lo stesso Sneijder: numero di gare ovviamente diverse, ma Shaq ha già una percentuale realizzativa superiore agli altri (14,29%, un gol ogni 292 minuti) e agli altri è vicinissimo nei passaggi riusciti. Eccelle nella media dei dribbling riusciti e ogni gara di più si distingue come l’autentico colpaccio di gennaio”.


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