GdS - FPF, Uefa contro Psg: arriva il terremoto? Saranno sentite anche Inter, Roma, Milan e Juve
Fonte: Gazzetta dello Sport
Salta il banco? La Uefa comincia a fare sul serio in materia di Fair-Play Finanziario e la Gazzetta dello Sport oggi conferma le voci. Sul banco degli imputati soprattutto il Paris Saint-Germain, ma anche alcuen italiane, sebbene con connotazioni meno problematiche rispetto al club francese. "Di lettere ne sono arrivate una settantina. In tutta Europa. Anche in Italia. Differenti nei contenuti. A Juventus, Inter, Milan, Roma, con livello più o meno alto di allarme e di contestazioni. Firmate Club Financial Control Body, l’unità d’indagine dell’Uefa sui conti del club calcistici che dovrà fornire agli euro-giudici sportivi il materiale necessario a stabilire le eventuali sanzioni. Oggetto: fateci capire come pensate di rientrare nei tempi previsti nei criteri e nei requisiti stabiliti dall’insieme delle norme del Financial Fair Play, ma fateci anche capire come diavolo compilate i vostri bilanci, che significato hanno certe voci, soprattutto quelle che rientrano nella misteriosa categoria «altri ricavi». A conclusione della missiva, una richiesta di spiegazioni scritte e, nei casi più gravi, una trentina, una convocazione a Nyon".
A breve, si entrerà nel vivo della diatriba, con l'organismo europeo che sembra non voler concedere sconti. "Tutto però ruota intorno al Paris St. Germain, il club che, più di tutti, sta cercando di aggirare la regola base del FFP: l’equilibro fra costi e ricavi senza che i proprietari possano «drogare» i conti apportando capitali propri. Un primo incontro fra Uefa e Psg c’è stato. E non è andato benissimo. I dirigenti francesi hanno cercato di dimostrare che non è vero che oltre il 50% dei ricavi siano generati da accordi con le cosiddette «parti correlate» (messi all’indice dalle norme) e che comunque la somma di oltre 150 milioni all’anno garantita dal maxi contratto di sponsorizzazione firmato con la Qatar Tourism Authority sarebbe normale e non spropositata. Per difendersi dalla prima contestazione, il club francese ha sostenuto la bizzarra tesi che il Qatar Sports Investments è un fondo privato (sebbene controllato dall’erede al trono del Qatar) e non statale, a differenza dell’agenzia del Turismo o della National Bank e della Telecom qatariote, che pure sponsorizzano il Psg. Più complicata la dimostrazione della seconda tesi: si tratta, hanno detto, di un affare assolutamente innovativo, vale così tanto perché è un’occasione unica per il Qatar di «promuoversi» in vista del Mondiale del 2022. Riesce però difficile pensare che la maglia del Psg valga cinque volte di più della maglia del Real Madrid o del Barcellona o del Bayern Monaco che sono i club al momento più cari d’Europa (e va sottolineato ironicamente che lo sponsor da 30 milioni del Barcellona è proprio la Qatar Foundation)".
Un bel guaio per Michel Platini. "Il regolamento dice che «le entrate relative a operazioni con parti correlate devono essere rettificate in modo da riflettere il fair value di dette operazioni». Ma chi e come stabilisce qual è il valore reale di una sponsorizzazione? E’ evidente che se si rettificasse la cifra messa a bilancio dal Psg da 150 a 30 milioni, tutti i conti salterebbero e il club parigino rischierebbe di essere escluso dalle Coppe. Un bel guaio per Platini, così sensibile tanto ai valori del FFP quanto alla tutela del calcio francese. Se verrà data ragione al Paris St. Germain, è certo che in futuro si scatenerebbe una caccia al trucco, all’aggiramento. E anche il doping finanziario, come spesso quello farmacologico, riuscirebbe così a sfuggire all’antidoping". Sarà un terremoto?