GdS - Gennaio, si fa cassa con Ranocchia. Tre gli obiettivi: un jolly, un regista e un vice Icardi. I nomi
Fonte: Gazzetta dello Sport
"Anche se la squadra è in testa al campionato, Roberto Mancini non perde la speranza di poter perfezionare la rosa. Consapevole però che i conti del club impongono prima qualche cessione". Lo sottolinea la Gazzetta dello Sport nell'edizione odierna. "Uno dei più seri candidati a uscire è Andrea Ranocchia, che tenterà altrove la rincorsa a una maglia azzurra per l’Europeo. Dopo le voci su Milan e Lazio, prende ora corpo l’opzione estero. Sul difensore umbro ci sarebbero il Siviglia, che dopo il brutto infortunio di Andreolli attendeva la certezza di qualificarsi ai sedicesimi di Europa League, e alcuni club di Premier. Non facile che si concretizzi una cessione a titolo definitivo, più probabile un prestito con diritto (meglio se obbligo) di riscatto. L’Inter poi cercherà di fare cassa sfoltendo la batteria dei terzini. Non con Yuto Nagatomo, il cui contratto in scadenza il prossimo giugno verrà allungato a breve. Mossa strategica che potrebbe portare a una cessione la prossima estate. Con lo Schalke in pole position".
Tre gli obiettivi per il mercato in entrata: "Nei desiderata del Mancio ci sarebbero un jolly, un regista e un vice Icardi - si legge -. Il primo identikit è quello del veronese Sala, che può giocare a centrocampo, ma anche terzino ed esterno alto. Per dettare i tempi, tramontata l’idea Pirlo, piacciono Biglia e Cataldi della Lazio. Ma sono trattative più che in salita. In attacco, solo un’operazione low cost. E per un giocatore pronto subito. Ovvio che le prospettive cambierebbero se arrivasse qualche proposta indecente. Perché tra i vantaggi di questo ottimo avvio di stagione ci sono anche la possibilità di attrarre nuovi sponsor e soprattutto il fatto che l’argenteria di famiglia è stata lucidata. E già si parla di sirene turche per Handanovic e inglesi per Brozovic (sirene che suonano da un paio di mesi). L’Inter giustamente non pensa di cedere i big. Ma nel calcio moderno gli incedibili non esistono (quasi) più".