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GdS - Gol allo scadere? È un rischio calcolato. Ora...

di Redazione FcInterNews.it
Fonte: Gazzetta dello Sport

L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport analizza la tendenza dell’Inter a subire gol nei minuti iniziali o finali delle partite. Sono 17 i gol presi dai nerazzurri nel primo o nell’ultimo quarto d’ora di gioco con la media di uno ogni due gare. "Molti tifosi, soprattutto dopo Glasgow, tendono a prendersela con i due centrali Ranocchia e Juan Jesus - si legge -. Tale lettura però è come minimo superficiale. Questo pensa soprattutto Roberto Mancini, che non perde di vista il quadro d’insieme e, nella nuova versione in cui è più paziente di Giobbe, ha incassato l’ennesima beffa allo scadere ed è tornato a lavorare sapendo che certi errori si possono limitare - e su questo ha indottrinato la truppa anche ieri -, ma per almeno altri due mesi si ripeteranno. Il passaggio dalla linea a 3 a quella a 4 infatti richiede tempo. Perdere un centrale fa una differenza enorme, ma Mancio corre volentieri il rischio in nome di quel calcio propositivo cui crede ciecamente".

E ancora: "Il problema è proprio che la squadra fatica a gestire i momenti in cui fisiologicamente non può imporre il proprio gioco. E col passare dei minuti subentra la stanchezza che porta a perdere lucidità e velocità di reazione, soprattutto se sotto pressione. Il problema è collettivo perché nasce dagli attaccanti che a un certo punto del match faticano a portare il primo pressing, così come i centrocampisti non garantiscono il giusto filtro. Criticare il maratoneta Medel suonerebbe come una bestemmia, ma il cileno - che in nazionale non a caso gioca in difesa - tende spesso ad abbassarsi a protezione della retroguardia. La squadra invece avrebbe bisogno di rimanere corta e alta. E in questo a Cagliari sarà importante il ritorno di Brozovic, non utilizzabile in Coppa perché fuori dalla lista Uefa. Il croato è veloce di testa e di gambe, gioca a due tocchi e può aiutare Medel a far girare palla nei momenti di sofferenza".

In conclusione: "Ranocchia e Juan Jesus nell’ultimo periodo non trasmettono certo tranquillità, ma le reti subite a Glasgow hanno tanti responsabili. Non solo in difesa. Problema acuito dal fatto che, soprattutto dietro, stanno giocando sempre gli stessi. Anche perché Vidic dopo il Sassuolo è sempre stato infortunato, Andreolli e D’Ambrosio sono finiti k.o. contro il Torino (domani ripartiranno dalla panchina), Campagnaro è un jolly importante che potrà essere utilizzato anche al centro, ma va dosato e Santon ha giocato più in venti giorni di Inter che in mezza stagione a Newcastle. Il ruolo di Sylvinho In tutto questo qualcuno si chiede cosa faccia Sylvinho, erroneamente considerato il responsabile della difesa. Apprezzatissimo da tutti, il brasiliano si divide con gli altri assistenti del Mancio. Alternando un lavoro specifico sui movimenti della retroguardia ad uno sulla tecnica individuale, che però coinvolge tutta la rosa.".
 


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