GdS - Inter, contromossa per fermare l'asse Roma-Juve: Icardi e Higuain al centro del triangolo
Il calciomercato è fatto di mosse e contromosse, di strategie e dispetti. Ed è per questo che l’Inter - secondo il retroscena svelato dalla Gazzetta dello Sport - ha fermato i lavori avviatissimi per Edin Dzeko. Non è solo una ripicca per l’incursione della Roma nella trattativa con il Cagliari per Nicolò Barella, a c'è dell'altro: nel recentissimo irrigidimento giallorosso per il passaggio del bosniaco agli ordini di Conte a Milano i vertici nerazzurri hanno visto chiaramente la lunga mano della Juventus, socia in affare con i capitolini grazie allo scambio Pellegrini-Spinazzola.
L’affondo su Lorenzo Pellegrini (la «ritorsione» per Barella) è solo il primo atto di una guerra fredda che vede sullo sfondo due nomi ancor più importantii, scrive la rosea: Gonzalo Higuain e Mauro Icardi. Non a caso ieri il fratello del Pipita ha chiarito che non sono all’orizzonte rinnovi di contratto con la società bianconera. Nei piani di Fabio Paratici, infatti, c’è un prolungamento del vincolo per l’attaccante argentino sino al 2022 con una spalmatura del suo attuale pesante ingaggio (9,5 milioni di euro). Se Gonzalo accettasse questa proposta, potrebbe andare in scena un suo prestito alla Roma a costo ribassato. Non più i 18 milioni pagati quest’anno da Milan e Chelsea, ma potrebbe spuntare uno sconto a quota 12 milioni. E anche il suo ingaggio verrebbe alleggerito per le casse del club di Pallotta. Ma è chiaro che l’operazione romana per il Pipita può partire solo nel momento in cui Dzeko lascia la Capitale.
Ecco perché la frenata di Marotta e Ausilio da un lato impone un sacrificio ad Antonio Conte, ma dall’altro serve a difendere il capitale-Icardi. Maurito - chiosa la Gazzetta - è atteso al rientro dalle vacanze con particolare attenzione ad Appiano Gentile. Il club non intende fargli sconti di alcun genere (in piena sintonia con l’allenatore). Così l’accelerazione su Lukaku serve a dimostrare all’argentino che l’Inter ha un altro goleador in testa e in seconda battuta il rinvio su Dzeko disarma le mire juventine.
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