GdS - Inter, Mancini ha già i suoi fedelissimi
Fonte: Gazzetta dello Sport
Pochissimo turnover e titolari ben chiari nella testa di Roberto Mancini. La Gazzetta dello Sport spiega come il tecnico nerazzurro sembra aver già chiaro in mente un blocco di giocatori sui quali fare sempre affidamento, al netto di squalifiche, cali di condizione e infortuni. Questo ha detto finora il campionato. "Un cambio, due al massimo: per dire, Rodrigo Palacio ha lo stesso minutaggio di Jovetic ed è il tredicesimo uomo, ma è chiaro che se Jojo non avesse saltato due gare il 'problema' non sarebbe nato. Perché qui contano sì i minuti ma soprattutto un concetto: Mancini voleva un gruppo di fedelissimi e lo ha avuto. In due occasioni, mancando Murillo e Miranda, c’è stata la possibilità che Ranocchia potesse giocare titolare. E per due volte ha giocato Medel, che comunque quel ruolo lo sa fare, lo fa (in Nazionale) e anche bene. Scelte. E fra queste la più evidente ha coinvolto – da subito – Fredy Guarin: malandato, acciaccato, da 5 nella partita precedente, in formissima o a giri bassi, il colombiano non è praticamente mai stato 'abbandonato' dal tecnico. Detto che non ha mai avuto, se non in due sole partite, la coppia centrale titolare (Miranda-Murillo), eccoci al resto del suo Corpo Speciale: dato per scontato Handanovic, la sorpresa dietro – e vera – è rappresentata da Davide Santon. Era in partenza, lo rivolevano in Premier, lui si è inchiodato all’Inter e ha dimostrato di poter entrare nella Swat del Mancio: 7 presenze, il top. Detto prima dei due centrali, di Guarin e della fascia sinistra (per Telles 5 su 5), eccoci al centrocampo: 7 presenze per Kondogbia – Mancini è convinto che l’ambientamento migliore nasca giocando –, poi onnipresenza per Melo e Perisic (arrivati anche loro a fine mercato), non per Icardi e Jovetic ma solo perché infortunati. E alla fine sapete chi svetta? Il più piccolo centrale difensivo (per ora) della Serie A: Gary Medel".