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GdS - Mentalità e qualità: ecco come Spalletti ha trovato la quadra

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

Dopo un avvio titubante - almeno nei risultati -, Luciano Spalletti pare aver trovato la quadra, soprattutto a livello psicologico. E i numeri confermano: l’Inter è la squadra che ha segnato di più in Serie A negli ultimi 15 minuti di gioco (6 reti) e ha il secondo miglior attacco nei primi 15’ (3 gol) dopo il Napoli (4). E le sei vittorie consecutive tra campionato e Champions – miglior striscia dell’era Spalletti – sono lì a sottolineare la crescita evidente della squadra. Lo spiega la Gazzetta dello Sport, che poi riassume alcuni punti cardine.

CONDIZIONE FISICA - Può sembrare paradossale, ma la sosta arriva nel momento giusto. Perché, al di là dei risultati, domenica sera a Ferrara l’Inter ha dimostrato di essere un pochino sulla gambe e a corto di fiato dopo la lunga rincorsa che l’ha portata al terzo posto in Serie A e al primo (col Barcellona) nel girone di Champions. Spalletti ha sfruttato bene tutti i suoi effettivi, trovando giovamento dal turnover e dalla panchina lunga: a parte Ranocchia e Joao Mario, tutti hanno avuto un’occasione. E quando dice «sono tutti titolari», lo fa con cognizione di causa: le risposte le ha avute dal campo.

CONDIZIONE MENTALE - Vincere aiuta a vincere. Soprattutto aiuta a far crescere l’autostima. L’Inter da domani inizierà a preparare il derby, convinta dei propri mezzi, delle proprie potenzialità e qualità. Nel gruppo tutti sanno di essere importanti ma che nessuno è indispensabile. Anche Icardi, per dire, può restare in panchina per una partita intera (vedi la sfida con il Cagliari), così come Dalbert e Borja Valero possono partire titolari o subentrare, facendo la differenza.

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