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GdS - Paletti Uefa: obiettivo raggiunto. Interessi? C'è una differenza sostanziale tra Thohir e il Suning

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

L'Inter, a livello economico, è chiaramente sulla buona strada. Lo confermano i numeri snocciolati ieri dopo l'assemblea dei soci: crescono i ricavi e il saldo negativo di 59,6 milioni non rappresenta un problema in chiave Fair Play Finanziario in quanto per la Uefa vanno esclusi i costi 'virtuosi' per infrastrutture, vivaio e community. La Gazzetta dello Sport commenta: "I miglioramenti contabili ci sono ma l’equilibrio è di là da venire. Per il 2016-17 l’Uefa impone il pareggio di bilancio, l’Inter prevede una perdita di 23,9 milioni, che ai fini del fair play vorrebbe dire obiettivo raggiunto. Dovranno essere messe a frutto le buone relazioni di Suning per incrementare il segmento commerciale: le aspettative sono ambiziose, addirittura 30-40 milioni annui di ricavi extra dall’Asia nel giro di 2-3 anni". 

Restano i debiti e gli oneri da rispettare, ma è evidente il passo in avanti. A proposito di interessi, sempre la Gazzetta riferisce: "Dalla lettura del bilancio si scopre che Thohir, all’atto della cessione della maggioranza, si è visto rimborsare 131,6 milioni a titolo di 'finanziamenti e interessi maturati'. Quindi anche quegli interessi tra l’8 e il 9,5% che, secondo le promesse, sarebbero rimasti nelle casse dell’Inter. Anche Suning non scherza: i 180 milioni sono stati prestati a un tasso del 7,7%, con liquidazione al 31 dicembre di ogni esercizio per le tranche da 100 milioni e rimborso bullet (unico) per il resto. Ma almeno i cinesi hanno investito parecchi soldi e irrobustito il capitale". 


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