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GdS - Parte l'Era Conte: la filosofia e i metodi del nuovo tecnico nerazzurro

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

Oggi prenderà al via ufficialmente la stagione dell'Inter, con la conferenza stmapa di Antonio Conte programmata nel primo pomeriggio ad aprire le danze. E proprio sull'avvento dell'Era Conte si sofferma la Gazzetta dello Sport, che spacchetta il metodo di lavoro del nuovo allenatore nerazzurro in due macro insiemi.

LA FILOSOFIA - E’ un primo giorno ufficiale (parte a Milano, passa per Appiano e si chiuderà a Lugano) ma ha alle spalle già un mese abbondante di lavoro e quasi due di confronti d’idee con i vertici nerazzurri. Il nuovo tecnico ha già cambiato l’Inter, restituendo entusiasmo a tutto l’ambiente, dopo la chiusura un po’ depressa della scorsa stagione. La clamorosa rapidità con cui si è chiusa la campagna abbonamenti è stato il primo segnale sull’umore dei tifosi. L’andamento delle trattative di mercato, con l’accordo immediato con gli obiettivi (discorso diverso per le loro squadre), racconta di un club tornato appetibile anche per giocatori di prima fascia come Lukaku. Non tutto è merito di Conte (la Champions pesa), ma il tecnico e la sua storia vincente sono sicuramente un’attrattiva. L’aura serve ma non basta, quindi sin dai primi giorni ha spinto per costruire un ambiente di lavoro come piace a lui: raccolto, coeso, impermeabile all’esterno, controllato e organizzato. Lui e Marotta hanno cambiato tutti gli uomini più vicini alla squadra: staff tecnico, preparatori, team -manager. Il tecnico ha sposato la linea societaria su Icardi e l’ha estesa a Nainggolan: l’esclusione dal progetto sancita ieri da Marotta è nata ed è stata comunicata agli interessati settimane fa. La scelta radicale, forte, fatta alla luce del sole rinforza alcuni dei capisaldi della costruzione del gruppo dell’ex c.t.: la sacralità delle regole, la ricerca assoluta della «disciplina» e di giocatori che pensino solo al «noi» e mai all’«io», animati dalla stessa etica lavorativa e fame di vittorie di chi comanda in panchina. Di per sé, sono principi che ogni tecnico potrebbe sottoscrivere come suoi, la differenza sta nell’intensità con cui li si insegue e fanno rispettare.

I METODI - Da domani poi si inizierà a lavorare a Lugano (subito doppia seduta) e i giocatori conosceranno i metodi e le idee. Antonio Pintus, il preparatore atletico, rispetto ai colleghi lavora un po’ di più «a secco», senza palla: è detto il «sergente» e si fa amare facendoti sudare. Lo spagnolo Julio Tous è uno specialista della forza, per l’alimentazione è arrivato dalla Juve (prima era in Nazionale) Matteo Pincella. Tutto è finalizzato ad aumentare le performance e anche quando si lavorerà sulla tattica (gli assistenti saranno il fratello Gianluca, Stellini e Vanoli), lo si farà ad alta intensità. Perché nelle linee guida della sua Inter Conte ha messo la forza fisica (ricercata anche sul mercato nella mutazione dell’attacco nerazzurro), oltre che la velocità e la verticalità. Poi ci sono i principi di gioco e le idee tattiche: il tecnico potrà modificarle lavorando a stretto contatto con il «materiale umano» a disposizione, ma aver disegnato un progetto abbastanza preciso ha portato a idee chiare anche sui trasferimenti. La difesa a tre non è un dogma, ma uno strumento affidabile, il 3-5-2 con talento in mezzo ed esterni di tanta corsa è il primo vestito della sua squadra. La prima occasione per indossarlo sarà domenica 14. Con sei giorni di metodo Conte nella gambe.

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