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GdS - Riedle: "Borussia favorito stasera, ma se non vince 2-0 è quasi fuori. Lautaro mi ha impressionato"

di Redazione FcInterNews.it

"Bisogna vedere se saranno in forma i tifosi. Se lo stadio sarà quello che mi aspetto, per l’Inter sarà una serata complicata". Karl-Heinz Riedle, vecchia conoscenza della Serie A in maglia Lazio e campione d'Europa con il Borussia Dortmund nel 1997 (ai danni della Juventus in finale) parte dal calore del pubblico giallonero per analizzare la sfida di stasera dalle colonne della Gazzetta dello Sport. "Chi è favorito? Sarà una gara diversa da San Siro. Se intende favorito per il match, dico il Borussia. Ma per la qualificazione è avanti l’Inter: Favre deve vincere almeno 2-0, mica semplice. E se non ci riesce, per me è quasi fuori".

Facendo un passo indietro, Riedle si dice convinto che la prestazione del Borussia sia stata influenzata dalle assenze al Meazza. "Il Dortmund non aveva attaccanti, la prestazione è stata condizionata, anche dal punto di vista mentale. L’Inter non ha fatto molto per vincere. Anzi, a dirla tutta mi sono un po’... spaventato nel vedere una squadra così difensiva in casa. Ora il Borussia si è tirato fuori dai guai, è in fiducia. Mi aspetto una gara molto aperta. La difesa a tre di Milano era dettata dalle assenze. La partita non è andata bene, stavolta Favre tornerà al solito modulo".

Riedle parla anche di un Borussia "abituato a giocare contro squadre chiuse, gli uomini di Favre sono maestri in questo. L’Inter sarà la solita, Conte imposta le sue formazioni sempre nella stessa maniera, lo faceva anche col Chelsea e con l’Italia. Le sue squadre si riconoscono subito. Hanno due grandi pregi: l’ordine tattico. E un feeling con i giocatori che si percepisce anche da fuori. Conte? Come si agita ora in panchina, faceva pure in campo. Un lottatore, una personalità che si faceva sentire".

Anche se si dice convinto che "Lukaku possa fare ancora meglio", Riedle si mostra preoccupato dalla presenza di un altro giocatore nerazzurro. "Chi mi ha impressionato è Lautaro: ha dimostrato di poter decidere una partita da solo. Il Barcellona? Non faccio fatica a credere che abbiano pensato a lui. Si capisce dai piccoli movimenti, da come sente e vede la partita".


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