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GdS - Ripresa, occhio al crack: dopo una lunga pausa, aumenta il rischio infortunio

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

Occhio all'infortunio. La ripresa agonistica dopo 3 mesi di stop porta con sé svariate incognite tra le quali quella legata ai possibili problemi fisici. Come spiega la Gazzetta dello Sport, secondo Noisefeed (piattaforma di monitoraggio dei social network sorella di Wyscout), nel 2017-18 ci sono stati in media 10,8 infortuni ogni settimana, "considerando i problemi piccoli o grandi emersi durante gli allenamenti e soprattutto in partita. Nelle prime due giornate però c’è stato un picco: 28 infortuni, in media 14 a settimana. Il 30% in più... e certo non è poco. Nel 2018-19, la tendenza è stata simile. Gli infortuni registrati sono stati 15,5 per giornata in avvio di torneo, solo 11,8 come media del campionato (+31%). Il 2019-20 ha avuto dati molto più equilibrati ma le due stagioni che ci siamo lasciati alle spalle sembrano avvertire i preparatori atletici: nella prima settimana di calcio c’è un 30% in più di possibilità di farsi male".

Il rischio, ovviamente, ora è dettato dai tre mesi di quasi inattività dei giocatori. Perché un conto è allenarsi in campo, un altro tra le mura domestiche. Ed è la coscia la parte del corpo più delicata, con flessori, adduttori e retti femorali a comandare la classifica delle cause di infortuni. "Quando si parla di infortuni spesso si pensa a contrasti, scivolate, rotture traumatiche, però 72 infortuni su 100 si verificano senza il contatto tra due calciatori", puntualizza la Gazzetta.

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