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GdS - Sampdoria-Inter, la sfida tra chi ha fatto la storia dei nerazzurri e chi invece vorrebbe farla

di Redazione FcInterNews.it
Fonte: Gazzetta dello Sport

Sampdoria-Inter sarà una sfida ricca di motivazioni. Sarà la sfida tra Sinisa Mihajlovic e Roberto Mancini, amici contro, ma anche tra i bomber Samuel Eto’o e Mauro Icardi. Proprio su quest’ultimo duello si concentra La Gazzetta dello Sport: “Samuel (all’Inter dal 2009 al 2011) è quello che ha santificato la maglia nerazzurra in due anni di soli... tituli. Eto’o era arrivato portando la propria infinita classe e milioni nelle casse di Moratti: ha trascinato, esultato, segnato, giocato da ala molto... tornante, da centravanti, semplicemente da killer. Ha vinto tutto, lasciando impresso il proprio nome anche sull’ultimo trofeo alzato dall’Inter, la Coppa Italia del 2011, doppietta al Palermo, solito andazzo di chi ha solo portato stelle filanti - si legge -. Poi, Samuel si è messo a fare il giro del mondo: Anzhi (a 20 milioni all’anno), Chelsea (per dimostrarsi ancora all’altezza), Everton (per restare nel giro) e infine qui, alla Samp. Il suo nuovo sbarco in Italia è datato 27 gennaio, ovvero 6 giorni dopo Inter-Sampdoria 2-0 di Coppa Italia (con gol di Icardi). La Prima Volta venne sfiorata allora: ci sarà oggi. E l’applausometro dei tifosi interisti impazzirà: la riconoscenza non conosce sonnolenza”.

E ancora: “Cosa opposta, invece, succederà a Maurito (che alla sua ex squadra segna sempre, gara d’andata compresa). Il fastidio dei doriani nei confronti di Icardi (blucerchiato dal gennaio 2011 all’estate 2013) è emerso rumoroso una stagione fa. Vero è che dall’altra parte c’era Maxi Lopez e tutta la tiritera legata a Wanda Nara, ma quel 13 aprile fu paragonabile a un virtuale Far West a Marassi: dal momento del riscaldamento fino alla doppietta che Maurito fece nella porta blucerchiata e passando alla stretta di mano negata da Maxi, beh, successe quasi di tutto. L’Inter, in quel 4-0, andò in vantaggio proprio con Icardi che - faccia tosta e glaciale - si mise ad esultare con il gesto del ‘non vi sento’ sotto la curva blucerchiata. E giù... decibel, diciamo così. Quel giorno del suo primo ritorno a Marassi fu vissuto dentro una lavatrice di fischi e insulti. Quesito: ma il motivo scatenante dell’antipatia dei tifosi nei confronti di Icardi qual è? L’aver scelto l’Inter dopo che la Samp lo aveva coccolato, cresciuto e, soprattutto, dopo quei mesi di rinvii davanti all’ipotesi di rinnovo contrattuale: glielo aveva offerto l’allora n°1 Garrone; ma lui posticipava, trascinava i ‘forse’, fiutava il Grande Salto e poco alla volta l’allora presidente capì che quell’esitazione muta sapeva di...Inter. E la gente non gliel’ha perdonata. Insomma: stasera l’uomo che ha fatto la storia dell’Inter se la vedrà col ragazzo che la storia dell’Inter vorrebbe farla. Una bacheca vuota per l’uno e ricchissima per l’altro, ma conteranno anche le palpitazioni dei due: a naso né Eto’o patirà il suo primo approccio contro l’Inter e né Icardi si metterà a tremare davanti al muro del Ferraris. Quindi? Decideranno i gol: il loro mestiere”, conclude la rosea.


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