GdS - Serie A, importati 65 stranieri. E c'è una nuova tendenza
La Serie A importa un po’ meno e importa diverso. I nuovi stranieri - emerge da un'indagine fatta dalla Gazzetta dello Sport a fine mercato estivo - sono 65 sei meno dell’anno scorso e dieci meno di due anni fa. Sono differenti i bacini di pesca: va di più il freddo del Nord che il caldo del Sud. I club del belpaese preferiscono l’usato sicuro, ma non mancano interessanti scommesse. "L’anno scorso arrivò un alieno mai visto, Ronaldo, seguito da qualche veterano alle ultime cartucce e interessanti gemme giovani da sfaccettare (Lautaro, Kluivert, Aina, Ruiz). Ora l’ultimo concetto si ripete, ma al posto dell’alieno ci sono almeno una mezza dozzina di terrestri parecchio dotati. E le ultime cartucce di Godin, Ribery e Schone, gli unici del mazzo oltre i 31 anni, sono di quelle che potenzialmente possono farti vincere una battaglia", scrive la rosea.
Un'altra caratteristica evidente di questo mercato è il riciclo, ovvero giocatori che ritornano in Serie A dopo esserci già stati. Ceduti a milionate anni fa oppure mollati perché non hanno attecchito, e ora di nuovo qui. "E se l’Inter da Sanchez si aspetta le magie ad alta velocità di Udine e il Napoli da Llorente quelle belle lotte d’area che faceva a Torino, altri come Rebic, Murillo o Rigoni hanno un’altra occasione per splendere. Anche le loro cartucce aspettano il colpo buono, almeno per un paio facile che arrivi", scrive la Gazzetta.
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