GdS - Spalletti è un fenomeno e la squadra ascolta. Però dal mercato serve ancora qualcosa
Fonte: Gazzetta dello Sport
Il calcio estivo sa essere effimero come pochi, ma è evidente come il lavoro di Luciano Spalletti si stia facendo sentire sulle gambe e soprattutto sulla testa dei giocatori dell'Inter. Lo sottolinea oggi anche la Gazzetta dello Sport. "Cinque le amichevoli di peso della banda Spalletti: prima del poker di successi c’era stato infatti l’1-1 con lo Schalke 04, gara giocata 48 ore dopo lo sbarco in Cina. L’anno scorso, di questi tempi, erano arrivate tremende batoste contro Paris Saint Germain (1-3), Bayern Monaco (1-4) e Tottenham (1-6). I numeri raccontano oggi di un mondo ribaltato in casa Inter. E al di là dei risultati, a convincere è il modo in cui i nerazzurri hanno tenuto il campo contro Schalke (1-1), Lione (1-0), Bayern (2-0), Chelsea (2-1) e Villarreal (3-1), squadre messe decisamente sotto per larghi tratti: fase difensiva organizzata e molto attenta; distanze già accettabili fra i reparti; buona personalità nel possesso palla e nell’interpretazione delle transizioni, sia in ripartenza sia nel ripiegare dopo una palla persa in zona pericolo. Il prossimo step sarà quello di alzare il baricentro della squadra, di attaccare palla con continuità già a ridosso dell’area avversaria. E l’altra sera, contro il Villarreal, ecco la dimostrazione pratica di ciò che pretende Spalletti: Vecino in pressing a diciotto metri dalla porta avversaria, palla riconquistata di prepotenza e Jovetic che sfonda. È il segnale di una squadra che ascolta, si applica e crede ciecamente nel proprio tecnico. Sta pagando il duro lavoro tattico sul campo, danno frutti concreti le tante sedute-video con le quali Luciano Spalletti prova ad accelerare la «scolarizzazione» dei suoi ragazzi".
Insomma, fin qui il tecnico di Certaldo ha rivitalizzato i depressi e pare aver anche azzeccato gli acquisti, che magari non saranno roboanti ma di certo appaiono funzionali alla sua idea di calcio. "In panchina c’è un fenomeno, in campo mancano ancora un’alternativa al centro della difesa, un grande centrocampista-assaltatore e un esterno offensivo rapido, a prescindere da Emre Mor. Schick e un terzino destro in più renderebbero poi quasi perfetta la rosa, autorizzando il popolo nerazzurro a fare «sogni proibiti»", evidenzia la rosea.