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GdS - Un anno di Thohir in dieci frasi celebri

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

Oggi la Gazzetta dello Sport ripercorre il primo anno di Erick Thohir alla guida dell'Inter elencando le dieci frasi divenute celebri.

L’ingresso "Sono onorato che Massimo Moratti mi abbia affidato la responsabilità di guidare l’Inter in un nuovo capitolo della sua storia. Sono un imprenditore, ma prima ancora un tifoso e un amante dello sport". Un anno fa Thohir si presenta così. 

La motivazione "L’Inter ha un grande nome ed è una bella opportunità con le condizioni giuste per essere acquisita. Ha una storia importante in Europa e nel Mondo". Investimento mirato nel binocolo della passione. 

Il progetto "I tre pilastri del progetto sono: rendere il club sano economicamente, costruire una squadra e un management forte, ampliare la presenza globale del marchio". Lo dice il 23 maggio di quest’anno, ma non ha mai mancato di sottolinearlo ogni qual volta gli si chiedesse del progetto interista. 

Ventola sopra tutti L’Inter di Thohir, nella sua mente, non ruota intorno alla filastrocca "Sarti, Burgnich, Facchetti…". Ed è questa la prima sorpresa di Mr. Erick. "Facile citare il trio tedesco, Baggio o Ronaldo – dice il 4 novembre 2013 -. Io però cito Ventola, Fresi e Martins perché hanno avuto infortuni, ma comunque hanno aiutato l’Inter". Conosce la storia nerazzurra anche nelle pieghe più sottili. 

L’obiettivo Il 15 novembre spiega: "Vogliamo far parte dei 10 migliori club nei prossimi 10 anni. Dobbiamo vincere, giocare bene, mantenere le finanze del club in salute". Lo disse il giorno della proclamazione a presidente nerazzurro. 

Il coro Sempre nella medesima occasione si lascia andare a un «E chi non salta rossonero è», sparato nel microfono in un italiano più che limpido. Mentre a Giacarta, un paio di settimane dopo, cambiò le cromature: "Chi non salta bianconero è" di fronte a un gruppetto di tifosi. 

Lui & Mazzarri /1 "Ci fidiamo l’uno dell’altro ma, e non è una scusa, abbiamo bisogno di tempo per lavorare insieme al meglio - le parole dell’11 gennaio scorso, un paio di giorni dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia patita a Udine -. Lui mi piace anche per come fa giocare la squadra. Poi è ovvio che ora dobbiamo ricominciare a vincere". Il 9 febbraio i nerazzurri tornano al successo contro il Sassuolo. 

Lui & Mazzarri/2 "Mazzarri sarà il nostro allenatore per diversi anni perché cerchiamo stabilità e fedeltà. Non ci interessano soluzioni rapide e temporanee. Tutto deve seguire una strategia, chiaro che allo stesso tempo voglio dei risultati. Non posso permettermi di essere fedele senza risultati, non sarebbe positivo". Il 24 aprile l’Europa League non era ancora certa. 

La religione Quando l’Inter ottiene il pass aritmetico alla penultima giornata, Thohir digita un sms al suo quotidiano indonesiano Republika: "Grazie ad Allah siamo in Europa". 

Disegno divino L’11 settembre dice: "Sono diventato socio di Moratti perché così è stato deciso nell’alto dei cieli. Con l’acquisto dell’Inter sono diventato una sorta di pr dell’Indonesia".


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