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Gravina: "Donnarumma e Lukaku perdite importanti, ma conta la squadra"

di Redazione FcInterNews
"Il tempo di festeggiare è finito anche se l’ebbrezza e la soddisfazione per la riuscita di un progetto straordinario restano. Gli effetti di questo Europeo li vivremo per parecchio tempo". Gabriele Gravina, presidente della Federcalcio, non nasconde la grande soddisfazione alla Gazzetta dello Sport. Adesso, però, è tempo di concentrarsi sul campionato.

"È una stagione di rinascita, il recupero di tecnici rimasti fuori come Allegri, Spalletti, Sarri e in più il ritorno di Mourinho, mi auguro dia una continuità a ciò che è emerso all’Europeo: si può essere competitivi e vincere grazie al gruppo e a una guida sicura, senza necessariamente avere dei singoli top che spesso fanno saltare il banco. Auspico una politica legata al gioco di squadra - dice Gravina -. Donnarumma e Lukaku? Dispiace, sono perdite importanti a livello di individualità, ma il calcio si gioca in undici, è uno sport di squadra. Stiamo avviando una fase importante in linea con la mia norma di non spendere più dell’ammontare dei ricavi. E per dei big in uscita, ci sono anche giovani interessanti in entrata".

Il mercato è stato influenzato fortemente dai problemi economici successivi alla pandemia. Per questo è stato chiesto l'intervento del governo. "Chiediamo un aiuto che non è una contribuzione, ma il permettere di intraprendere un percorso progettuale di risanamento e l’applicazione di un piano industriale. Servirebbe un supporto operativo di rateizzazione e una riapertura per quanto riguarda l’attività legata al betting e al credito di imposta come è stato riconosciuto ai settori del mondo della cultura". Ostacoli anche per quel che riguarda la riforma dei campionati. "Avevo fatto una proposta e sono subito emersi gli egoismi di singole componenti. A questo punto convocherò l’assemblea straordinaria dove a decidere non saranno più i rappresentanti delle componenti, ma direttamente le società: sapendo che per tutte le modifiche statutarie serve la metà più 1 dei voti. Stadi? Al momento considero già un grande risultato la riapertura al 50 per cento. Conscio che per alcune realtà possa essere penalizzante e per altre sovradimensionata".
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