Gravina: "Indice di liquidità nei futuri criteri di ammissione. Stadi? Spero nel 100% a fine mese"
Il presidente federale Gabriele Gravina è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Anch'io Lo Sport. "Qualche settimana fa abbiamo parlato di un asse Milano-Napoli, oggi con il ritorno della Juventus e la riaffermazione dell'Atalanta si è fatto un campionato molto avvincente", ha detto Gravina, che poi ha spostato il focus sulle riforme dei prossimi mesi. "Si tratta di due attività importanti, le licenze nazionali e la modifica delle Noif che regolamentano la possibilità di partecipare ai campionati - ha affermato il presidente federale -. Pensiamo di inserire come criterio di ammissione per la Serie A l'indice di liquidità. E' un indice che crescerà nei prossimi anni. E poi ci saranno due parametri che riguardano l'indebitamento e il rapporto tra ricavi e costo del lavoro allargato che partirà da 0,8 ma arriverà a 0,6. Significa mettere a posto i costi e verificare il rispetto di un indice importante. Il calcio italiano è una delle industrie più importanti del Paese, coinvolge dodici settori merceologici diversi. C'è una ricerca del risultato sportivo ma c'è quella sociale, che stiamo trascurando un po'. Dobbiamo mixare correttamente le due dimensioni, con grande attenzione, creando presupposti per salvaguardare il valore della competizione. Da qui nasce la necessità di dare un insieme di regole che diano lungimiranza e prospettiva al nostro mondo.
Argomento di grande attualità è quello legato allo scontro tra opposte fazioni in Lega Serie A. "Non c'è uno scontro, sono in gioco due visioni opposte per il calcio italiano. Io e la stragrande maggioranza del Consiglio Federale siamo per la modernizzazione, altri sono per l'immobilismo, come nel caso delle multiproprietà - ha detto ancora Gravina -. Noi abbiamo provato a discutere, interloquendo quasi quotidianamente per non far implodere un già fragile equilibrio all'interno della Lega Serie A. Ma abbiamo reagito anche con determinazione, il contrasto all'immobilismo e alle minoranze di blocco è il primo passaggio obbligato per la modernizzazione. Mi spiace che si parli di futuro e poi puntualmente si creano difficoltà nell'applicare principi di democrazia molto ampia". Entro domani la Lega dovrà trovare un presidente, altrimenti il rischio è quello del commissariamento. "Aspetto domani l'assemblea, mi auguro la famosa fumata bianca. Sarebbe già un grande passo avanti. Mi auguro ci sia un atteggiamento più rispettoso della Federazione, non è accettabile che si rivendichi un ruolo urlando. Non permetto a nessuno di offendere la dignità della Figc. Vediamo cosa deciderà l'assemblea e poi decideremo nel Consiglio Federale. C'è massima disponibilità a venire incontro ai club, non per quel che chiedono ma l'idea potrebbe essere quella di utilizzare un commissario con alcune condizioni sospensive", ha affermato ancora Gravina.
Un altro motivo di scontro è quello legato alle qualificazioni a Qatar 2022. "Non qualificarsi al Mondiale sarebbe una brutta pagina - ha continuato il presidente federale -. Mi spiace perché si confondono le dinamiche politiche degli ultimi giorni con la qualificazione, come se la mancata qualificazione dovesse determinare una sorta di rivendicazione personale verso chi governa la Federazione. Sono gli stessi soggetti che poi fanno di tutto per non favorire quella qualificazione. Dobbiamo qualificarci, sappiamo che è molto difficile, ci siamo complicati la vita da soli sbagliando due rigori. Abbiamo due partite secche. L'Italia nei momenti di grande difficoltà reagisce con determinazione e ottimismo che sta accompagnando il lavoro di Mancini. Abbiamo chiesto il rinvio, il calendario della Lega Serie A è super intasato. Ci auguriamo che la Lega possa concedere qualche giorno in più. Quella settimana ci sono anche le coppe, ci sono eventi che non consentirebbero a Mancini di preparare due gare così. Voglio però sottolineare che il progetto della Nazionale è vivo, non si esaurisce con la vittoria all'Europeo e non si esaurirebbe non andando al Mondiale. Si va avanti con la consapevolezza che dobbiamo togliere la ruggine formata per tanti anni nel nostro mondo".
L'ultima battuta è per la capienza degli stadi. "Il 75% è un passo avanti, non soddisfa lo dico con grande franchezza e mi auguro che a fine mese ci sia già il 100%. Sarebbe un grande risultato di speranza".