Gullit: "Inter migliore rispetto all'anno scorso. Derby? Finisce pari"
di Alessandro Cavasinni
Gullit, la sfida di domani sarà decisiva per il campionato?
«Sì, può esserlo. Soprattutto se a vincerla sarà l'Inter. Credo che in questo momento i nerazzurri siano leggermente favoriti soprattutto dal punto di vista psicologico perché sono avanti in classifica e sono campioni in carica». Fino al 12 dicembre però il Milan era avanti.
«I rossoneri stanno facendo un lavoro davvero ottimo e avrebbero meritato di avere qualche punto in più in classifica. Ho visto la loro gara contro la Juventus, un match nel quale non è successo molto soprattutto perché gli uomini di Allegri sono andati a Milano con l'intento di non perdere. Il Milan le ha provate tutte per imporsi, senza riuscirci».
Cosa manca a Pioli?
«Penso che a volte gli servirebbe un po' più di qualità. Quando Ibrahimovic è al top della condizione, tutto ok perché lui è un "booster" (usa proprio quest'espressione, legata alla terza dose del vaccino, ndr) per la squadra. Purtroppo però Zlatan è stato spesso infortunato e ha saltato diverse partite importanti. A parte questo, nelle ultime due stagioni ho visto un Milan più competitivo rispetto al recente passato, molto più nero che... rosso».
Dell'Inter cosa le piace di più?
«Il fatto che sia riuscita a sostituire con grande facilità elementi come Lukaku, Hakimi ed Eriksen oltre al tecnico Conte. E' stata una mini rivoluzione, ma nonostante ciò i risultati ottenuti sono addirittura migliori rispetto a quelli dello scorso campionato. Merito del lavoro di Inzaghi, del gruppo e della dirigenza».
Come finirà il derby?
«La posta in palio è alta per tutte e due. Il Milan deve vincere per tornare a -1 perché l'Inter ha anche un incontro da recuperare; ai nerazzurri può star bene anche il pareggio, mentre in caso di successo andrebbero addirittura in fuga e probabilmente sarebbero imprendibili. Credo che alla fine verrà fuori una gara come Milan-Juventus ovvero abbastanza bloccata e nervosa. Magari finirà allo stesso modo, con un pari».
Tra dieci giorni riprendono le coppe europee e l'Italia ha due formazioni in lizza per la Champions, tre in Europa League e una in Conference League. Che segnale stiamo dando?
«Le milanesi e le italiane in generale stanno tornando a essere competitive. Peccato per l'eliminazione del Milan dalla Champions, ma era in un girone davvero tosto. Le altre hanno fatto discretamente e stanno dimostrando che il vostro calcio può tornare quello degli anni '90».
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