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CdS - AIA, Trentalange ascoltato dal procuratore federale: "Non sapevo nulla degli affari di D'Onofrio"

di Stefano Bertocchi

C'è anche la situazione di Alfredo Trentalange tra i temi affrontati oggi sulle pagine del Corriere dello Sport. Il presidente dell'AIA è finito al centro della bufera dopo l'avviso di conclusione delle indagini della procura federale sul 'caso D'Onofrio', arrestato per traffico internazionale di droga) Nelle ultime ore il numero uno dell'Associazione Italiana Arbitri ieri è stato ascoltato dal procuratore Chiné: "Non sapevo nulla degli affari di D'Onofrio, sono innocente", le parole ribadite da Trentalange durante l'audizione.

"Dopo l'interrogatorio, durato 50 minuti, Trentalange non ha rilasciato dichiarazioni - aggiunge il Corsport -. Si è lasciato soltanto sfuggire che «ci sono delle indagini in corso» e, a precisa domanda «lunedì si dimetterà?», ha risposto con un sorriso sarcastico. In realtà, il suo percorso alla guida dell'AIA potrebbe davvero concludersi il 19 dicembre, quando in consiglio federale si discuterà del possibile commissariamento. Secondo gli avvocati il commissariamento servirebbe soltanto «per porre rimedio ad una situazione di pregiudizievole disfunzione» dell'AIA che «non ha più nessuna possibilità teorica di ripetersi». «Trentalange ha detto la verità» le parole del legale Gallinelli. Il suo futuro politico, però, resta appeso a un filo". 


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