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CdS - Final-eight piano d'emergenza, ma non solo. Però oggi la Lega ha altre priorità

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Corriere dello Sport

Il piano d'emergenza per la Serie A è pronto e si divide in tre fasi: un girone tipo andata, una seconda parte probabilmente con pochi incontri tra squadre predeterminate, un torneo finale a eliminazione diretta tra otto club. "Meno partite in totale, una chiusura rapida", assicura il Corriere dello Sport. Perché in tempi di pandemia non si può mai sapere e allora è giusto cautelarsi. E, come spiegato da Gravina, non è impossibile pensare a una riforma che un giorno porti la Serie A a chiudersi proprio con una final-eight scudetto. "Significherebbe, in periodi meno inquieti, ricavare date in più per le competizioni europee (visione dell’Uefa) o per le squadre nazionali (visione della Fifa, che spinge anche per la valorizzazione dei campionati nazionali) - spiega il CdS -. A parte qualche innervosita reazione singola, la Lega in questo momento non ha alcuna fretta di affrontare l’argomento".

Ma oggi la Lega ha altre priorità: l'introduzione di fondi di investimento e la riapertura degli stadi. "L’irritazione nei confronti di una politica che non risponde si taglia in due", si legge sul quotidiano romano.

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