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CdS - Inter, furia Inzaghi. Dopo Sommer, Lautaro: basta davvero poco per cambiare l'inerzia di una gara

di Mattia Zangari

L'arrabbiatura di Simone Inzaghi dopo il 2-2 con il Bologna ha radici lontane perché ha visto ripresentarsi vecchie situazioni già accadute alla sua Inter nelle passate stagioni. Nelle prime otto giornate dello scorso campionato, evidenzia il Corriere dello Sport, i punti persi da situazione di vantaggio erano stati addirittura nove, tredici in tutto il torneo per effetto di 3 sconfitte e 2 pareggi. E poteva andare perfino peggio perché, in altre quattro occasioni, Lautaro e compagni erano scappati, si erano fatti riprendere, per poi riuscire comunque a strappare la vittoria. Celebre la pazza vittoria di Firenze: 2-0 avanti, poi 2-2, quindi 3-2, 3-3 viola, fino al rocambolesco 4-3 nel recupero, firmato da Mkhitaryan. 

Le similitudini finiscono qui, secondo il quotidiano romano, perché ora l'Inter è consapevole della sua forza, anche se dissemina qua e là alcune disattenzioni fatali. Nei due passi falsi, la strada alla rimonta avversaria è stata spalancata da due errori individuali: la “papera” di Sommer sul tiro di Bajrami contro il Sassuolo e l’ingenuo rigore provocato da Lautaro sabato nel 2-2 col Bologna. "E questa è un’altra delle ragioni della furia di Inzaghi. Visto che basta davvero poco per cambiare l’inerzia di una gara, anche quando sembra ormai indirizzata come quella con il Bologna, è fondamentale restare sempre concentrati. In più, tre difensori esperti come Pavard, Acerbi e Bastoni non possono farsi fregare tutti assieme da un’unica giocata, come nel caso del gol di Zirkzee", si legge. 


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