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CdS - L'Uefa colpisce con un nuovo FFP. Inter tra le punite: obbligo di tornare in regola in quattro anni

di Egle Patanè

Grande ritorno quello dell’Uefa che "chiude la stagione del 'vecchio' Fair Play Finanziario aprendo la nuova con logiche del tutto simili alla precedente". Tenendo conto delle due funzioni dell'Uefa di regolatore del mercato da un lato e impresario delle manifestazioni calcistiche internazionali dall'altro, obbliga il massimo organismo calcistico europeo di mostrare una doppia faccia della stessa medaglia smussandone però i lati estremamente feroci: "L’applicazione di sanzioni quali le esclusioni dalle competizioni, se applicata, dovrebbe colpire troppi club così depauperando la qualità tecnica delle competizioni, allontanando tifoserie, penalizzando l’audience. Ne è scaturita una raffica di sanzioni morbidissime" e tutto finisce nello stesso calderone come sottolinea il Corriere dello Sport nella disamina di quanto definito ieri a proposito delle sanzioni alle quali far fronte.

"Nella lista delle 8 'società punite' (si fa per dire) metà sono italiane (Roma, Inter, Juventus, Milan) seppure con sanzioni differenziate" ma ad adeguarsi al nuivo FFP saranno tutti i club, puniti e non. I club che rientrano nella black list della Uefa "hanno però stipulato un settlement agreement contenente l’impegno a rimettersi in regola: Inter e Roma entro 4 anni, Juve e Milan entro 3". Le multe da pagare sono parecchio irrisorie, solo 2 milioni di 'punizione' per il Milan, 3,5 per la Juve, 4 per l’Inter e 5 per la Roma, e come da prassi le sanzioni si inaspriranno qualora non venissero rispettati i target del FFP nel quadriennio 2022-26 "(o nel quinquennio per Inter e Roma, per le quali il periodo di monitoraggio termina nel 2027). Le sanzioni 'unconditional' (26 milioni per i nerazzurri, 35 per i giallorossi, 23 Juve, 15 Milan) saranno diluite negli anni e scattano solo se il percorso non sarà virtuoso". In caso di mancato rispetto del settlement agreement, le società potrebbero subire le fantomatiche limitazioni al mercato: "riduzione della lista UEFA da 25 a 23 giocatori e divieto di tesserare nuovi calciatori se il saldo tra i costi dei giocatori in entrata e di quelli in uscita non sarà positivo ma l’inibizione scatterà solo se i target non saranno rispettati. Unicamente per Inter e Roma, essa sarà automatica per due stagioni (2022/23 e 2023/24)". 


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