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CdS - Le ultime mosse di Juve e Inter fanno pensare che i top team stiano lavorando in funzione della Superlega

di Stefano Bertocchi

In Serie A il punto di divisione è l’ingresso dei fondi nella Lega. Secondo il Corriere dello Sport dodici (o forse tredici) società di Serie A sono convinte che si tratti della sola via percorribile per tentare di sopravvivere alla mancanza di liquidità generata dalla pandemia. "Dei fondi insistiamo a scrivere al presente, ma se giovedì prossimo i venti club non si metteranno d’accordo, o se prima di allora i private equity, ora freddissimi, si sfileranno, la serie A dovrà proseguire con le proprie forze, che sono insufficienti, oltretutto indebitandosi ulteriormente - si legge sul giornale romano -.   Abbiamo scritto “serie A” anche se, per la verità, le ultime mosse di Juve e Inter (Agnelli, Marotta e l’avvocato Cappellini) fanno pensare che i top team stiano lavorando in funzione della Superlega, considerata l’unica soluzione praticabile soprattutto da un Barcellona tecnicamente fallito e dal Real di Florentino Perez, il cui blitz a Torino del 19 gennaio aveva come scopo proprio il raggiungimento dell’intesa sul campionato dei ricchi (di un tempo). O meglio, delle realtà più nobili".

Tra i temi affrontati nell'ultima assemblea c'erano anche i diritti tv con la possibile conferma del contratto con la cordata CVC-FSI-Advent, ma il voto è stato rinviato. "Cosa è accaduto?" si chiede il Corsport, rispondendosi che "in Lega ci fosse una fronda - guidata da Claudio Lotito - intenzionata a far saltare l’operazione mantenendo lo status quo, è cosa nota. Nella fase preliminare la proposta alternativa di Fortress (mega-prestito) si era però bloccata poiché una larga maggioranza sostenuta da Juve, Inter e Milan aveva scelto di destinare il 10% del capitale alla media company – il CdA del Milan l’ha peraltro già approvato. Da qualche settimana la bilancia pende dalla parte dei No Fund, essendosi arruolate Juve e Inter. L’elemento nuovo è - appunto - la Superlega, ovvero il progetto di sostituzione della Champions con una manifestazione autogestita dai top club che uscirebbe dall’orbita Uefa per concentrare la massa dei ricavi sui conti dei fondatori - la Uefa, da parte sua, sta lavorando sulla Super Champions". 

I fondi pretendono una clausola di responsabilità che imponga ai club, e non alla Lega, ente non riconosciuto, di preservare il valore dei diritti di Serie A. "Su questo punto si sarebbe arenata strumentalmente l’operazione, con l’Inter mostratasi, a sorpresa, riluttante - si legge ancora -. Comprensibile: Zhang è costretto a vendere per i noti problemi finanziari, ma la Superlega raddoppierebbe il valore del club. Mentre chiudeva giorni fa a BC Partners, uscivano voci sul soccorso di Fortress. Ieri il Financial Times ha rivelato che Suning cerca 200 milioni di finanza straordinaria per tamponare gli impegni salvando la stagione. E proprio Fortress è il cavaliere bianco di Lotito, pronto a rimpiazzare i fondi di private equity e coprire con un finanziamento il fabbisogno finanziario dei club di Serie A. Coincidenze? Ora, salvo nuovi imprevisti, per chiudere la partita servono 14 voti favorevoli su 20. Ma è scontato il no della Lazio, seguita da Atalanta, pur se Luca Percassi non ama vedersi associato al presidente della Lazio, Napoli, Verona e Fiorentina. In bilico l’Udinese, diventano decisive Inter e Juventus".  

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