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CdS - Perisic, ieri picco massimo di decibel per lui. E chissà che quel cuore non avesse un significato particolare...

di Mattia Zangari

Tributo per tutti ieri a San Siro, dove i giocatori dell'Inter a fine partita, nonostante la delusione di uno scudetto perso per due punti, aveva voglia di tornarsene negli spogliatoi, come a non voler accettare un verdetto così amaro. "Per questa maglia, per questa città e per tutta questa gente... Comunque vada noi ci saremo sempre", recitava uno striscione esposto dalla Curva Nord. Che, assieme alla restante parte di tifosi allo stadio ha toccato il picco massimo di decibel nel momento in cui Ivan Perisic è stato portato in barella fuori dal campo. "Miglior nerazzurro in assoluto della stagione, autore di un altro gol (il 10° tra campionato e finale di Coppa Italia), ma all’ultima partita fermato da un infortunio, che l’ha poi costretto a ricomparire sul campo per i saluti con il polpaccio sinistro fasciato (distrazione ai gemelli la prima diagnosi) e in stampelle. E chissà se quel cuore disegnato con le dita dopo aver battuto Audero avesse un significato particolare. Lo scopriremo tra quale giorno…", scrive il quotidiano romano. 


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