Corsera - A Venezia per superare la depressione post-Supercoppa e per un record inedito anche per Herrera
Dopo la funesta notte di Riad, l'Inter riparte da Venezia, dove troverà gli ex Stankovic e Oristanio e lo farà "con l'aria di un Cannibale con il mal di testa, dolente nel corpo e nello spirito per il derby di Supercoppa gettato al vento del deserto e rispetto alla turbolenta notte di Riad, Inzaghi deve fare a meno di Calhanoglu, Mkhitaryan, Bissseck, oltre a Correa e ancora Acerbi che potrebbe tornare col Bologna". Ma non solo: anche Thuram, grande assente della finale, partirà dalla panchina lasciando il posto a Taremi, e dalla panchina dovrebbe partire anche Dimarco. La buona notizia è che tra i convocati si rivede dopo 45 giorni Pavard. Un turnover forzato quello al quale è chiamato Inzaghi, ma che "riconsegna al tecnico una squadra che può superare l'Atalanta e deve dimostrare di aver smaltito in fretta la depressione post-rimonta milanista: del resto fra venti giorni c'è il derby di ritorno e l'Inter vuole fare il pieno in queste tre settimane, sia in campionato (con Venezia, Bologna, Empoli, Lecce), che in Champions contro Praga e Monaco" si legge sul Corriere della Sera che dedica spazio anche al capitano dell'Inter.
"Il gol nel finale del primo tempo contro il Milan sembrava il segnale di una svolta nella stagione dell'argentino e l'inizio dello srotolamento del tappeto rosso per il settimo trofeo dell'era Inzaghi. Il fatto che il secondo evento non si sia realizzato non esclude il primo, perché il Toro è in crescita" si legge sul quotidiano milanese che poi proprio a Lautaro manda un avviso: "È lui che adesso deve prendere sulle spalle una squadra, guidata ancora in regia dal titubante Asllani, che non ha mai accusato il contraccolpo dopo un ko, ma che ha avuto bisogno delle parole del presidente Marotta per scuotersi di dosso la polvere araba, misto di scoramento, rimpianto e un po' di incredulità. Perché nonostante qualche pericoloso calo, visto anche sul 2-0 nella semifinale con l'Atalanta, l'Inter è pur sempre reduce dalla striscia di vittorie più lunga del suo campionato (5) e nelle ultime 5 trasferte, tutte vinte, ha un parziale di 18-0: oggi Inzaghi potrebbe scrivere un altro piccolo primato, perché 6 vittorie di fila fuori casa senza subire gol l'Inter non le ha mai fatte. Neanche ai tempi del Mago Herrera, che a Venezia, al cimitero di San Michele, è sepolto".