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Corsera - Dal Triplete tutto straniero allo zoccolo duro italiano: a Istanbul con cinque titolari azzurri

di Redazione FcInterNews.it

Una delle grandi differenze tra l'Inter del 2010 e quella di oggi è l'anima italiana della squadra del 2023. "Nel 2010, l’anno del triplete, l’Inter ha vinto la finale di Champions senza un italiano nell’undici titolare. Materazzi era entrato al novantunesimo, Toldo e Balotelli non si erano alzati dalla panchina. E Moratti, presidente di quella squadra senza limiti, si vantava a ragione dell’internazionalità della sua creatura - ricorda il Corriere della Sera - Sabato a Istanbul l’anima nerazzurra sarà italiana: Darmian, Acerbi e Bastoni davanti a Onana, Barella a centrocampo e Dimarco sulla corsia sinistra. Cinque in totale, tutti Nazionali, tanto da costringere il doppio ex Mancini a seguire la finale con l’occhio clinico del c.t., visto che dalla Turchia gli italiani interisti si trasferiranno a Coverciano per preparare altre finali, quelle di Nations League, con la maglia azzurra".


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