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Corsera - Poker largo alla Stella Rossa, l'Inter comincia la scalata alla nuova Champions

di Egle Patanè

Contro la Stella Rossa l'Inter "largheggia" conquistando la prima vittoria in campo europeo e comincia ufficialmente la "scalata alla mega classifica della nuova Champions". Sette cambi rispetto a Udine e "un rodaggio non ancora completato" annota il Corriere della Sera che nel giudizio complessivo del 'martedì da leoni' di ieri sera non dimentica di tener conto anche la questione ambientale. "Inzaghi difficilmente può chiedere di più a una serata che non sembra condizionata dall’inchiesta sugli ultrà deflagrata il giorno prima, anche perché San Siro e la Curva non hanno perso la voce, risparmiando solo qualche coro ad personam". A aprire la serata è "il magnifico gol iniziale di Calhanoglu su punizione", prima della "fioritura di tutto l’attacco" sbocciata nel secondo tempo. In un colpo solo si sbloccano sia Arnautovic che Taremi e Lautaro trova la terza rete in quattro giorni.

"L’Inter parte forte" col gol in fuorigioco di Arnautovic al terzo minuto, che sblocca il risultato solo illusoriamente, prima del vantaggio siglato sì da Calhanoglu ma arrivato dopo che gli uomini di Inzaghi hanno martellato le fragilità strutturali di un avversario che "in A lotterebbe per la salvezza". Il gol del turco nei primi dieci minuti di gioco fa pensa a una serata tutta in discesa, ma le "tre ripartenze dei serbi però fanno drizzare le antenne a Inzaghi, che chiede alla sua coppia d’attacco inedita di stare qualche metro indietro". Contromisura che funziona anche se i nerazzurri ci mettono un po' a trovare il raddoppio che arriva nella ripresa grazie a Taremi, bravo a rubar palla a Krunic e anziché tirare serve Arnautovic davanti alla porta, confezionando il 2-0. 

"Segno di intelligenza pratica, oltre che di altruismo. Per Inzaghi, che vuole far rifiatare di più Lautaro e Thuram è un’ottima notizia, ma la migliore resta la vena ritrovata del Toro, a segno con un diagonale poco dopo l’ingresso, servito ancora da Taremi". Proprio l'iraniano, fino a quel momento doppio assistman, viene 'ringraziato' a dovere dal suo capitano che gli consegna un pallone che l'ex Porto trasforma in rigore perfetto che scrive l'ultimo di quattro reti che regalano ai campioni d'Italia uno sprint nella corsa alla lunga scalata.


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