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Corsera - Si gioca troppo: dati sconcertanti. Lautaro ormai ha perso il conto...

di Alessandro Cavasinni

Il calendario calcistico estenuante è sempre più un tema d'attualità. "Undici mesi, dal luglio 2022 al giugno successivo, che hanno sottolineato un tema caro a chi scende in campo: oggi si gioca troppo. Lo urla a gran voce la FifPro (Federazione internazionale dei calciatori professionisti) che, nel suo ultimo report insieme a Football Benchmark, ha snocciolato dati sconcertanti - scrive oggi il Corriere della Sera -. Basti pensare a Vinicius che, a 22 anni, tra club e Nazionale ha giocato un totale di 18.876 minuti, più del doppio di Ronaldinho alla stessa età. O a Mbappé (il 48% in più di un 24enne Thierry Henry). Bellingham — che deve ancora spegnere 20 candeline — è stato in campo il 30% in più dei vari Lampard, Gerrard, Owen e Rooney a pari età. Va bene concedere ai giovani la possibilità di giocare, ma a questi ritmi c’è il rischio che non riescano a garantirsi un successo a lungo termine".

Varane a 29 anni ha lasciato la Nazionale: "Le gare con il club sono già troppe", ha ammesso. "Dal 2018 al 2023 Varane ha giocato il 60% delle sue partite senza che fra queste ci fosse il limite minimo di riposo consigliato dalla FifPro (5 giorni). Nello stesso lasso di tempo ha trascorso 243 giorni in Nazionale, viaggiando per oltre 50.000 km e a una media di 22 fusi orari diversi. Anche Lautaro (67 match in stagione, secondo solo ai 70 di Bruno Fernandes) ormai ha perso il conto dei voli presi fra Italia e Argentina - si legge -. Nell’ottobre del 2021 giocò a Buenos Aires contro il Perù e dopo 38 ore era già in campo con l’Inter. Si gioca tanto, si dorme poco e ci si fa male (686 infortuni in Premier, 679 in serie A, i due campionati più tormentati). Il che non conviene a nessuno".

E nel 2024-25 sarà ancora peggio con la nuova Champions a 36 squadre: chi arriverà in finale giocherà 17 partite (oggi sono 13). "Il Mondiale per club si giocherà negli Usa fra giugno e luglio, le partecipanti si allargheranno dalle 7 attuali alle 32 previste. Questo priverà i giocatori di ulteriori giorni di riposo (dovrebbero essere almeno 28, sempre secondo FifPro) fra la fine di una stagione e l’inizio di quella seguente", spiega il Corsera. 


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