Corsera - Suarez, l'attacco dei pm: "Dalla Juve gravi condotte di inquinamento probatorio"
Il Corriere della Sera dedica oggi una pagina alla posizione dei pm titolari dell'inchiesta sul caso Suarez riguardo alla posizione della Juventus. Emergono, secondo i pubblici ministeri, "gravi condotte di inquinamento probatorio poste in essere dal legale della Juventus Luigi Chiappero e dal Managing Director della società Fabio Paratici". "Appare incontrovertibile che l’avvocato Chiappero e Paratici hanno, con false dichiarazioni, reso maggiormente difficoltosa l’attività di ricostruzione dei fatti svolta da questo ufficio", è la posizione dell'accusa.
Non solo. "Sussistono fondati dubbi - si legge nell'atto della richiesta di domiciliari per i dirigenti dell'ateneo perugino, poi sospesi dal giudice - che i rappresentanti della Juventus abbiano potuto avere contezza, tra l’8 e il 14 settembre, di questo procedimento e delle attività tecniche in corso", motivo per cui secondo i pm la Juventus avrebbe smesso, tramite Chiappero, di interessarsi della pratica Suarez e addirittura di rispondere al vice-prefetto Antonella Dinacci. Allo stesso tempo l'avvocata Maria Turco, collaboratrice di Chiappero, parla con il dg dell'università Simone Olivieri chiedendo che l'esame venga svolto come deve essere fatto, il che rappresenta per i pm un'inversione totale rispetto a una telefonata di sei giorni prima in cui aderisce alle proposte sull’anticipazione del test e "un corso intensivo mirato... con specifici compiti che poi si ritroverà all’esame".
Sempre i pm sottolineano come il Ministero dell'Interno aveva dato indicazione che Suarez sarebbe potuto diventare italiano in tempo utile per tesserarlo, contrariamente a quel che affermano Chiappero e Paratici sul perché la Juventus si sia tirata indietro.
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