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GdS - Da Berti a Nainggolan e con la benedizione di Conte: tutti pazzi per Barella

di Mattia Zangari

E' Nicolò Barella il personaggio scelto dalla Gazzetta dello Sport nella sua edizione di lunedì 26 ottobre 2020. Il centrocampista dell'Inter, che ha raccolto consensi illustri e variegati negli ultimi mesi, ha - secondo la rosea - ha caratteristiche in comune a chi lo elogia: "Barella è la personalità innata di Tardelli, la bravura nel trascinare i compagni con i suoi comportamenti, la forza racchiusa nell’assoluta incapacità di accettare una sconfitta o un evento avverso in campo. Barella è l’interdizione di Salvatore Bagni, il recupero palla, il fastidio agli avversari e il sollievo per i compagni. Con una differenza da annotare nel taccuino: Bagni impiegò un po’ di tempo per farsi amare da San Siro, con Nicolò è stato feeling immediato", si legge. 

Con Berti condivide "il coast to coast, la capacità di tagliare il campo, di ribaltare l’azione, di allontanare il problema dai propri portieri e portarlo dall’altra parte del campo". E poi c'è un'affinita con Marchisio: "la capacità di concludere in porta è la qualità tecnica nella quale Barella è più cresciuto dai tempi di...Sacchi. E quella dove può ancora migliorare. Ma qualche perla l’ha già regalata: ricordate il gol al Verona di un campionato fa?".

E, infine, due che gli stanno accanto tutti i giorni, Nainggolan e Conte: "Barella ha nelle gambe ben più dei quattro gol complessivi (uno per competizione) della scorsa stagione. Magari qualche consiglio in merito può chiederlo a Nainggolan: Radja iniziò da mediano ed è diventato trequartista, Nicolò sta seguendo un percorso simile. Su spinta di Antonio Conte, assaltatore di professione. Qui l’accostamento è anche una proiezione: Antonio partì alla provincia per arrivare a diventare capitano della Juventus". 

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