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GdS - Dentro la crisi di Lautaro. Ma il problema in attacco è generale: efficacia realizzativa al 6,1%

di Mattia Zangari

La Gazzetta dello Sport stamani in edicola approfondisce inevitabilmente la crisi in zona gol di Lautaro Martinez, definendo l'errore commesso sotto porta dal Toro in Inter-Sassuolo "marchiano e bizzarro", ma anche la perfetta istantanea della sua pericolosa involuzione. "Per cercare traccia di lui nel 2022 - si legge nel pezzo della rosea - bisogna risalire solo alla rete, peraltro su rigore, in Supercoppa Italiana con la Juve. In campionato, invece, solo nella scampagnata di Salerno del 17 dicembre 2021 aveva esultato. Da allora, considerando tutte le competizioni, in 10 partite si conta appena quel gol ai bianconeri". Numeri impietosi di fronte ai quali Simone Inzaghi non ha voluto drammatizzare: "Quello che sta succedendo a Lautaro vale per tutti i bomber. Ricordo successe anche a Immobile o a mio fratello (Pippo ndr). Un attaccante deve preoccuparsi se non ha occasioni. Lui deve solo lavorare, anche perché non siamo abituati a non segnare per due gare".

Sì, perché lo '0' nella casella reti segnate è il dato che fa forse più rumore in casa nerazzurra dopo quello non troppo sorprendente in Champions: la squadra ha interrotto una striscia che durava addirittura da 32 match casalinghi (l’ultima volta risaliva a luglio 2020, 0-0 con la Fiorentina). "Il livello di spreco offensivo sta comunque raggiungendo dimensioni macroscopiche: nel girone di ritorno, iniziato nel 2022 con la Lazio, i nerazzurri hanno segnato 6 reti nelle 6 partite giocate e la media gol assoluta si è più che dimezzata, visto che nelle prime 19 partite era di 2,6. Ma, più in profondità, dei 101 tiri totali effettuati, solo il 53% è arrivato a centrare la porta. Ecco servito quindi un misero 6,1% di efficacia realizzativa: continuando così, prima di metterne dentro una l’Inter dovrebbe tirare sedici volte, un po’ troppe", fa notare la rosea. 


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