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GdS - Inter forte ma a corrente alterna: i motivi per i quali i nerazzurri non sono più 'vincenti'

di Egle Patanè

L’Inter ha chiuso il 2025 con zero titoli e da 'ingiocabile' si trasforma in 'inspiegabile'. "Il filo che lega le due parole è Mkhitaryan", ricorda la Gazzetta dello Sport che riavvolge il nastro e analizza come siano cambiati "parole e concetti" ma sottolinea una costante dell'anno solare dei nerazzurri: "Dietro i mancati trofei dell’Inter c’è un po’ di presunzione. Si è sentita invincibile e bella da vedere" e al netto di un "mercato o dell’Inzaghi versione 2024-25, che ha le sue colpe, il dito si può puntare sui giocatori". Dal blocco azzurro Bastoni, Dimarco e Barella, forti, ma a volte 'assenteisti, a Calhanoglu, Acerbi e gli altri... "E le responsabilità vanno condivise con i due allenatori".

"Un altro tema è il mercato", già deludente lo scorso anno e quest'anno ancora in fase di analisi. "Giudizio sospeso su Diouf, mentre Luis Henrique ne ha steccate diverse. Ma comunque si può aspettare" si legge sulla Rosea che passa ai raggi X anche Akanji, Bonny e Pio Esposito sui quali si esprime in maniera positiva. Diverso il capitolo Sucic, bel giocatore che però non ha ancora fatto la differenza. "Forse servivano un centrale e un portiere di livello top a cui affidarsi per il dopo Sommer". Anche se Pepo Martinez ha sempre fatto bene quando chiamato in causa.

Altro appunto che la Gazzetta fa all'Inter (di oggi con Chivu ma anche a quella di Inzaghi) è quello legato agli improvvisi blackout, specie quelli "dell’ultimo minuto che sono costati punti e quindi trofei". "Senza disattenzioni l’Inter avrebbe due punti in più" anche in Champions League, numeri ai quali si aggiungono anche le rimonte subite. Altro tasto dolente che si aggiunge alle vittorie mancate con le big. Da due anni i nerazzurri non riescono a battere una tra Juventus, Milan e Napoli. "Va detto che negli ultimi 18 mesi l’Inter ha battuto l’Atalanta (due volte), il Barcellona, l’Arsenal, il Bayern, la Lazio e la Roma, ma non è riuscita a superare il Bologna, contro cui non vince da marzo 2024. Il mal di big, comunque, tocca soprattutto le tre rivali".


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