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GdS - Scudetto all'Inter, Conte ha goduto più del 5 maggio 2002. Con Zhang nuova era

di Mattia Zangari

Ampio spazio alle celebrazioni per lo scudetto numero 19 dell'Inter sulla pagine della Gazzetta dello Sport, con Luigi Garlando che parte dalla fine per raccontare una cavalcata trionfale: "Ironia della sorte, la Juve giocava a Udine, come quel 5 maggio 2002, quando Antonio Conte, su di giri, raccontava in tv la sua goduria per lo scudetto strappato all’Inter. A naso, Conte ha goduto molto di più ieri, nel salotto della sua casa torinese, la città di Madama: ha riportato il titolo all’Inter dopo 11 anni, con 4 giornate d’anticipo; ha abbattuto il Regno dei Nove Scudetti, durato 3.283 giorni, che lui stesso aveva inaugurato", scrive il giornalista. Che poi inquadra le dimensioni della vittoria: "Un’impresa storica, perché viene dopo il ciclo leggendario dei bianconeri: ancora onore a loro. Lo scudetto numero 18, quello del Triplete, è stato l’ultimo dei Moratti, mecenati di un passato glorioso; questo, il primo di un presidente straniero, schiude una nuova era. Gli Zhang, al di là delle difficoltà recenti, hanno investito tanto e scelto gli uomini del trionfo, a cominciare dalla coppia Marotta-Conte. Ieri, dopo Sassuolo-Atalanta, piazza Duomo si è colorata di nerazzurro. Ricevere il titolo dalle due squadre indicate come esempio di bel calcio e spesso contrapposte al gioco più essenziale dei nerazzurri, è stata una goduria in più, per Conte. L’Inter ha ricevuto lo scudetto a casa, come un pasto da delivery. In fondo, ha un senso perché questo è stato il campionato del Covid, il più assurdo della storia. Se l’Inter lo ha vinto è anche perché ha saputo muoversi meglio su un pianeta sconosciuto". 

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