La Repubblica - Inzaghi contro il record che porta male. Sommer, dato eloquente sulla solidità difensiva
Quattordici gol fatti, uno solo subito. Ma soprattutto, nove soli tiri diretti verso Yan Sommer. "Contando il tempo di recupero, una parata ogni 53 minuti. Non decisiva, beninteso, una qualunque - sottolinea oggi La Repubblica -. Inzaghi non è particolarmente superstizioso. Non lo disturba il fatto che all’Inter nessuno dei tre allenatore che prima di lui hanno cominciato una stagione con cinque vittorie di fila l’abbiano poi conclusa senza vincere il campionato. È successo a Conte nel 2019/20, a Mancini nel 2015/16 e a Helenio Herrera, che nel 1966/67 ne vinse sette. Per eguagliare il primato, questa Inter dovrebbe battere l’indemoniato Sassuolo mercoledì a San Siro e la Salernitana in trasferta sabato. Vincendo anche il 7 ottobre col Bologna, aggiornerebbe a otto il record nerazzurro e metterebbe nel mirino la Roma di Garcia, che nel 2013/14 trionfò per dieci gare consecutive. Poi lo scudetto lo vinse la Juve".