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TS - Al Bentegodi vittoria non banale di un'Inter senza Lautaro, Calhanoglu e Acerbi. E alla voce certezza..."

di Egle Patanè

Vittoria non banale, quella ottenuta ieri al Bentegodi dall'Inter, "anche se il 5-0 finale potrebbe far pensare al contrario" sottolinea Tuttosport nell'analisi post-gara fatta sull'edizione odierna. "Tre punti in scioltezza in assenza della spina dorsale abituale" per la squadra di Inzaghi costretta a far a meno di Acerbi dopo soli quindici minuti per contrattura ai flessori della coscia destra, Calhanoglu e Lautaro. Ciò nonostante i campioni d'Italia, "approfittando pure dello scriteriato atteggiamento tattico del Verona, dopo aver corso un doppio brivido in avvio, hanno iniziato a banchettare. A mettere la pratica in discesa il gol di Correa, bravissimo a raccogliere l’assist di Thuram quindi a bucare Montipò con uno 'scavetto'. Episodio che ha fatto da spartiacque, visto che il Verona, anziché provare a rimettere ordine alle idee, si è aperto come il Mar Rosso di fronte a un Mosè che ieri aveva prosaicamente le sembianze di Marcus Thuram. Il quale, lanciato sempre nel vuoto, ha segnato - scartando regolarmente Montipò - due gol in fotocopia in tre minuti tra il 22' e il 25' del primo tempo. A completare la disfatta per Zanetti (il presidente Setti, terreo in tribuna, ha spedito la squadra in ritiro) le reti di De Vrij e Bisseck, pure loro liberissimi di colpire tra le belle statuine gialloblù".

Nella breve e stringata sinossi di quelli che sono stati i novanta e rotti minuti di Verona va aggiunta anche la preoccupazione del tecnico piacentino, in trepidante attesa di scoprire qualcosa in più sulle condizioni dei tre assenti sopraccitati: "Già stamani si capirà che evoluzione avrà l’attacco febbrile che ha mandato ko Lautaro - aggiunge TS -, mentre più problematica rischia di essere la falla che si è aperta nel cuore della difesa per l’ennesimo infortunio di Acerbi". Ma in vista del Lipsia, martedì ospite a San Siro, "alla voce certezze c’è sempre Thuram che ieri ha ritrovato il gol dopo un mese esatto", arrivando a quota nove reti in campionato, "con l’ennesima doppietta dopo quelle con Genoa e Atalanta a cui va aggiunto il tris al Torino".


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