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TS - Handanovic, la Lazio per difendere la porta dai pretendenti futuri e festeggiare le 500 presenze in A

di Egle Patanè

"Musso, Meret, Cragno, Silvestri, Gollini e il portoghese Rui Silva possono aspettare. Almeno questo è il pensiero di Samir Handanovic", che domani sera contro la Lazio "toccherà quota 500 presenze in campionato, raggiungendo un mostro sacro della storia del nostro torneo come Ciro Ferrara al 14° posto dei recordmen di presenze della Seria A, di cui 313 in nerazzurro (in totale 373, terzo di sempre nell’Inter dietro alle 382 di Bordon e le 473 di Zenga). Ma al capitano interista i record interessano fino a un certo punto e se piuttosto lo sloveno avrebbe tanto piacere a riempire un palmares vuoto malgrado una più che buona carriera. Lo scudetto, ultima consolazione dopo l'uscita anche dalla Coppa Italia, è ancora tutto da giocare. Per farlo però è necessario far bene già domani contro i biancocelesti, contro i quali Samir vanta buoni risultati e prestazioni come ricorderà Correa, lo scorso anno murato ben due volte, dopo il vantaggio di D'Ambrosio nella gara d'andata.

"Nelle ultime due partite, Handanovic ha eretto di nuovo quel muro che tante volte ha salvato l’Inter dal 2012 in poi. Due prestazioni eccellenti arrivate dopo un periodo difficile, in cui il portiere ha alternato prestazioni normali, senza grandi parate, ad altre in cui ha commesso piccoli o gravi errori che hanno attirato su di sé critiche da parte dei media, ma soprattutto dei tifosi. Handanovic può essere ancora 'San Samir'", tornato grande e con tanta voglia di "tenersi stretta la porta dagli attacchi di tanti colleghi... Interessati". 


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