TS - Nelle mani di Chivu la rifondazione interista. In difesa e a centrocampo le mosse più importanti
A Cristian Chivu il compito di guidare la rifondazione interista. Con l'arrivo del 2026, in casa nerazzurra si pensa inevitabilmente al futuro prossimo che vedrà diversi giocatori andare in scadenza e presumibilmente salutare la carovana, oltre alla plausibile partenza di giocatori come Davide Frattesi. La nuova creatura nerazzurra, questo è certo, sarà affidata al tecnico rumeno, promosso a pieni voti sul campo dalla dirigenza per quanto fatto vedere in campo dalla sua squadra e anche per la sua comunicazione ineccepibile, asserisce Tuttosport. Nonostante l’allenatore prediliga la linea a quattro, si ripartirà dalla difesa a tre ma virando sul 3-4-2-1 con due centrocampisti di lotta e di governo e un giocatore offensivo in più che sia in grado di saltare l’uomo. In tal senso l’Inter sta seguendo con grande attenzione Giovane, l'attaccante del Verona per il quale i nerazzurri potrebbero pensare a girare ai gialloblu Valentin Carboni.
Gli interventi più massicci dovranno però essere tra difesa e centrocampo, anche perché pure Denzel Dumfries potrebbe salutare. Noto l'interesse per Marco Palestra, servirà anche un difensore centrale: Tarik Muharemovic e Oumar Solet i nomi in prima fila, con Beppe Marotta che però vuole capire prima gli sviluppi delle vicende extrasportive che coinvolgono il centrale dell'Udinese. In mezzo al campo i nomi sono sempre gli stessi, da Manu Koné, a Ederson fino a Khéphren Thuram. Senza dimenticare il possibile ritorno dal Bruges di Alexandar Stankovic, già promosso da Chivu che lo aveva allenato nelle giovanili.