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TS - Satriano è una pepita che può diventare oro: l'Inter ha già un piano

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Tuttosport

"Una pepita. Se poi diventerà d’oro, lo dirà solo il tempo. Ma quando l’Inter nel gennaio del 2020 ha investito 2,4 milioni per portare nella squadra Primavera il centravanti uruguaiano Martin Satriano del Nacional di Montevideo (classe 2001), la convinzione della dirigenza era proprio quella di aver puntato su un predestinato. E quando il 27 settembre scorso il ct della Celeste, Diego Alonso, lo ha fatto esordire nella nazionale maggiore nell’amichevole contro il Canada, subentrando a un certo Darwin Nunez (pagato poche settimane prima dal Liverpool 75 milioni più 25 di bonus), le sensazioni di due anni e mezzo prima sono state confermate". Lo spiega Tuttosport, sottolineando la crescita graduale del talento uruguaiano con le stimmate del predestinato.

"Nel frattempo Satriano ha conquistato tutti, da Simone Inzaghi , che per la prima metà della stagione ’21-22 lo ha tenuto con sé in prima squadra, ai molti osservatori europei che lo hanno poi ammirato fra gennaio e maggio 2022 con la maglia del Brest in Ligue1 (4 gol in 15 partite). Non a caso, tolti Pinamonti e Casadei, poi ceduti anche per questo di bilancio, Satriano la scorsa estate è stato fra i giocatori nerazzurri più richiesti, ma l'Inter non ha voluto assolutamente perderne il controllo". E la scelta è stata di girarlo all'Empoli in prestito. E lo stesso canovaccio dovrebbe riproporsi anche il prossimo anno, in Italia o all'estero, in modo da dargli continuità in campo e riavere poi a Milano un giocatore pronto.


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