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Iaquinta: "Juve in Italia senza rivali. Spalletti? Il miglior tecnico italiano. E vi racconto un aneddoto"

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

"Questa Juve può vincere la Champions. Se per lo scudetto i giochi sono già chiusi? Non vedo antagoniste per la Juve. Si gioca per il secondo posto, dove il Napoli ha qualcosa in più. Lo scontro diretto la dice lunga: il Napoli ha fatto una grandissima partita, ma i bianconeri quando decidono di accelerare, vincono e non c’è rivale che tenga". Lo dice con sicurezza estrema Vincenzo Iaquinta, intervistato dalla Gazzetta dello Sport.

Lei a Udine ha avuto Spalletti come allenatore: è l’uomo giusto per riportare in alto l’Inter?
"Senza dubbio. È preparatissimo, probabilmente il migliore allenatore italiano. Fa giocare benissimo le sue squadre, ha grande personalità".

Una volta però in allenamento sono state scintille tra di voi.
"Ero molto nervoso e dopo un rimprovero ho perso le staffe e gli ho risposto a muso duro. Non ce le siamo mandate a dire e stavamo arrivando alle mani. C’è mancato davvero poco che facessimo a botte, eravamo arrivati testa contro testa. Luciano però aveva un debole per me...".

E così qualche giorno dopo avete fatto pace.
"Naturalmente. Il mister sa capire le situazioni e le racconto questo episodio per far capire come gestisce il gruppo. In ritiro all’Udinese ci divertivamo a fare delle gare a braccio di ferro. Vincevo sempre e spezzavo a tutti il braccino, quella sera Spalletti mi sfida. Sapete come è finita? Mi ha buttato giù. Non sembra ma ha una forza incredibile. E che fisico alla sua età...".

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