Inter, derby e Liverpool col 50% di pubblico, De Siervo: "Da febbraio sarà così"
di Mattia Zangari
"Almeno avrebbero potuto concedere una rateizzazione, per almeno 3 anni, delle tasse dovute dalle nostre squadre - aggiunge -. Mi auguro che, in zona Cesarini, il governo consenta almeno di differire i termini. Si poteva anche prevedere un prelievo della cifra delle scommesse sportive effettuate sulle nostre gare e su cui lo Stato continua a guadagnare miliardi. Ci sono alcune misure a costo zero che possono dare sollievo al nostro settore, come il ripristino della pubblicità per le aziende di betting. È bene ricordare che ad oggi solo i 20 presidenti di A hanno perso oltre un miliardo e mezzo. Rialzarsi e tornare competitivi sarà molto, ma molto complesso. Anche perché negli altri Stati europei hanno deciso di sostenere concretamente lo sport. La scelta di abbandonare il calcio di vertice è folle, tant’è che in paesi vicini come la Francia sono stati destinati oltre un miliardo di aiuti, tra ristori diretti e prestiti agevolati. Rischiamo di pagare questa scelta scellerata per i prossimi 10 anni in cui faremo fatica essere competitivi".
Parlando di capienza degli stadi, infine, De Siervo assicura che si tornerà almeno al 50%: "La delibera dell’Assemblea riguardava le giornate di gennaio, per cui da febbraio torneremo certamente al 50%, ma, col supporto del sottosegretario Vezzali ci aspettiamo di salire subito dopo al 75 o poi al 100% come già avviene in Inghilterra. Oltre al danno economico l’assenza di pubblico è anche un danno sportivo. Pensiamo al ritorno delle Coppe Europee, con le nostre formazioni che si troveranno a giocare all’estero in stadi pieni, e poi non potranno avere il supporto del pubblico in casa".
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