Italia U17, Filippini: "Con Esposito sarebbe finita diversamente. Tonali? Somiglia ad Albertini"
Fonte: Gazzetta dello Sport
Emanuele Filippini, vice di Nino Nunziata nell'Italia U17, è arrivato fino ai quarti di finale nel Mondiale di categoria, venendo eliminato dai padroni di casa del Brasile. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha parlato anche di Sebastiano Esposito. Ma non solo.
In A il miglior regista giovane è Tonali. Regista o mezz’ala?
"Playmaker o mediano? La verità è che Tonali è... Tonali! Quando si dice che è il nuovo Pirlo, per me non è reale. È vero che può fare anche il regista, ma è più un regista incontrista: fa girare la palla, sa inserirsi, ha il passo, contrasta. Pirlo non aveva queste qualità, ma ne aveva altre da fuoriclasse. Sandro può assomigliare ad Albertini. Ma è un calciatore totale: grande vantaggio. Per questo si è inserito al volo in azzurro".
Balotelli invece è rimasto indietro.
"Ma fa ancora in tempo. E serviranno i suoi gol, e il contributo di tutti, per la salvezza del Brescia. A cominciare dalla trasferta di domenica contro la Roma. Servono 20 titolari per non retrocedere. Le assenze si pagano: penso anche all’ultima esperienza con l’Under 17, che è stata magnifica sotto ogni aspetto, anche organizzativo, ma sarebbe finita diversamente se Esposito non fosse rimasto all’Inter e Bonfanti non si fosse infortunato. Abbiamo fatto bene, più di quel che era lecito attendersi considerate le assenze. Con Nino Nunziata c’è feeling, lavoriamo insieme da un anno e mezzo, siamo arrivati secondi agli Europei, quinti ai Mondiali".
L’Italia del calcio sta vivendo una rinascita.
"Vero. Giusta la mentalità: giocare, vincere, dare tutto".
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