Mandorlini: "A 26 punti dalla prima non può essere un'annata positiva. De Vrij non ha convinto"
E' un giudizio complessivamente negativo quello che Andrea Mandorlini dà della stagione dell'Inter, sia per quel che riguarda alcuni giocatori cardine, sia nel complesso. "I singoli vanno giudicati sempre in base a un discorso generale di squadra perché è impensabile che il singolo possa disputare una grande stagione se non l’ha fatta tutto il gruppo - dice al Corriere della Sera l'ex difensore dell'Inter dei record -. L’Inter ha fatto una stagione normale, proprio come quella precedente. Da interista dico: come può essere giudicato positivo un campionato se ti ritrovi, proprio come l’anno scorso, con 26 punti in meno dalla prima? E sei pure uscito al primo turno di Champions, sei stato eliminato sia in Europa League che Coppa Italia? Se alla fine viene fatta passare per positiva la stagione interista è solo perché il terzo posto apre le porte alla Champions che porta nelle casse del club 50 milioni circa".
Mandorlini vede nell'arrivo di Marotta un fattore positivo. "Nello scorso campionato la squadra di Spalletti aveva fatto 72 punti, non credo riesca a farne di più in questa, nonostante sia stato fatto un mercato importante. Così non va bene: il gap dalla Juve è rimasto invariato. Si è quasi ridotto quello col Napoli perché la squadra di Ancelotti ha fatto meno punti rispetto all’anno scorso. Confido in Marotta: il suo arrivo è fondamentale per la gestione della società. E i risultati".
Resta invece l'analisi negativa riguardante alcuni singoli, uno in particolare tra i difensori. "Chi non ha convinto? Visto da fuori posso azzardare De Vrij che, però, ha qualche attenuante visto che non è mai facile inserirsi in un nuovo ambiente. Anche Miranda, complice qualche infortunio, non ha reso come nella stagione precedente ed è finito spesso in panchina. Perisic? Il giocatore ha enormi potenzialità ed è uno da top club anche se non sempre lo dimostra. Credo che Perisic abbia vissuto una situazione personale con qualche malessere di troppo visto che a dicembre avrebbe voluto andarsene. In questo contesto è difficile dare il massimo. In ogni caso non si trattiene nessuno controvoglia: se a giugno chiederà ancora di andarsene è meglio che l’Inter lo lasci andare".
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