Marani: "Italia e giovani: miracolo Mancini, ma situazione desolante"
di Alessandro Cavasinni
"Ci ritroviamo con le squadre più anziane d’Europa e con la maggiore percentuale di stranieri in rosa - sottolinea Marani -. Basta fare un giro per i settori giovanili e la risposta è facile, desolante: molti club considerano tempo e soldi sprecati investirvi, altri hanno trasformato il domani in numeri da plusvalenze, non per custodire e far crescere il talento, bensì il bilancio. In molti casi mancano le strutture, persino i campi di allenamento, e in altre gli allenatori (mal pagati ovunque) puntano a vincere per riscuotere una panchina tra i grandi, non alla crescita dei singoli. In tutto questo, in modo miracoloso, l’Italia di Mancini ha conquistato l’Europa appena due mesi fa. Pescando tra il 34% di convocabili nei club di Serie A, cioè la percentuale degli italiani presenti, e addirittura dal 28% dei roster delle squadre impegnate nelle Coppe. Dicono che la vittoria sia servita da stimolo agli allenatori per giocare in modo più europeo e moderno. Auguriamoci serva ai dirigenti, anche qui pochi giovani, per capire che un movimento senza novità è fermo, condannato. Esattamente come quel Paese che ha i figli in casa dopo i 30 anni. Coincidenza che sia lo stesso?".
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