Matthäus: "Vi racconto Thuram, Sommer e Pavard. Lukaku? L'Inter ha fatto scelte precise e Inzaghi..."
Fonte: Gazzetta dello Sport
Lothar Matthäus crede fermamente nelle potenzialità di questa nuova Inter e, alla Gazzetta dello Sport, chiarisce le sue idee.
Matthäus, questa Inter così bella è nata dalle ceneri di Istanbul?
«Qualche errore in meno sotto porta e ora la Champions sarebbe a Milano. Adesso c’è una squadra tutta nuova, più fresca, giovane e imprevedibile, che può ripetere gli stessi risultati. anche se non è facile».
Marcus Thuram migliorerà sotto porta?
«Al Mönchengladbach la porta la trovava, eccome. L’avete già visto: ha tutto, fisico e tecnica in velocità, ed è pronto a esplodere in un top team. Per me, però, non è un 9 tradizionale. Rispetto a lui, è più centravanti Lautaro o Arnautovic. A Marcus piace spaziare, non gli si chieda il lavoro di Lukaku in area».
A proposito, sorpreso dal tradimento estivo di Romelu?
«Nel calcio non mi sorprende niente. Per me Lukaku era e resta uno dei migliori attaccanti del mondo: lo avrei visto bene anche al Bayern. Inzaghi aveva una visione diversa e l’ha sempre messo in panchina. Il club, però, ha fatto scelte precise, seguendo la filosofia dell’allenatore e pensando al futuro, per questo è inutile pensare al passato».
Sommer dopo Onana: l’Inter ci ha perso?
«Non sarà tra i migliori del mondo adesso, ma su Sommer puoi scommetterci. In campo, sempre concentrato e con il suo stile, ma anche fuori, nello spogliatoio. È silenzioso e tranquillo: diciamo che è diverso rispetto al Walter Zenga dei miei tempi...».
Pavard ha voluto, invece, l’Inter sopra ogni cosa.
«Gli ex dirigenti, Salihamidzic e Kahn, gli avevano promesso che l’avrebbero lasciato andare via, poi al Bayern è cambiato tutto, anche l’allenatore, e volevano tenerselo stretto: da lì i problemi nella trattativa, ma poi ha vinto la volontà di Benji. Lo conosco bene, è un giocatore super professionale. Al Bayern era in una squadra superiore, ma lui non voleva fare più il terzino come con Tuchel. Si sente un centrale e l’Inter con lui ha fatto un gran colpo».
Arriva il derby: rispetto a quelli in semifinale di Champions, il Milan ha ridotto il gap?
«Anche il Milan ha operato con intelligenza sul mercato ed è partito molto bene. Sarà un derby eccellente, ma mi auguro che il gap rimanga e l’Inter stia sempre un po’ più su. Anche di poco, anche di un golletto: basta un 1-0 sofferto, senza il dominio avuto in Champions, per mantenere la supremazia in città. Poi, per lo scudetto la sfida è ancora molto lunga e col tempo può succedere di tutto».